Napoli Comicon: Premi, ballerine e baci oltre la soglia.
Mi sveglio comodo, c’è il sole in stanza.
Fuori e dentro.
Ci prepariamo e ci avviamo in fiera.
Sto talmente bene da volere che il mio umore segua ciò che accade, senza trascinarlo al guinzaglio verso i territori miei.
Voglio lasciare la postazione di comando e che sia ciò che mi circonda o le persone in cui mi imbatterò, a dettare il mood di questa giornata.
Che sia il destino a scegliere cosa farò e chi incontrerò.
Entrato in fiera, mi si para davanti lui.
Ci guardiamo a lungo, senza dire una parola.
Ora, io non so con quali direttive umorali si sia svegliato il tizio, ma sembra più stupito di me, che nei peli rossi del suo petto blu, cerco di capire cosa abbia voluto dirmi l’universo.
Taccio.
E me ne vado a sentire la conferenza per Oltre la soglia, il libro pubblicato da Piemme e scritto da Tito Faraci, moderata dall’Iron Man dei 5Blogger e da Micol Oh!Oh!Oh!Occhidighiaccio Beltramini.
Ho fatto un bel video lungo e corposo in cui un Faraci in gran spolvero rivela segreti (“usare tutti i trucchi possibili per fregare il lettore”), retroscena (“inizialmente ero ritroso nel descrivere con dovizia di particolari la violenza presente in buona parte del libro e invece è stata approvata dalla casa editrice senza censura alcuna!”) e i suoi punti di vista sul libro (“io non ho mai scritto nella mia produzione per adulti, dei passaggi così cupi, così violenti, così spietati, come quelli presenti in questo libro, che in teoria sarebbe per ragazzi!”) lasciandoci poi, con l’acquolina in bocca alla notizia della cessione dei diritti cinematografici e del coinvolgimento di un misterioso, e decisamente noto, regista.
Ho fatto un bel video lungo e corposo, dicevo, peccato che l’acustica della sala fosse settata sui parametri della marmitta della 128 bianca di mio padre, per cui, per non correre il rischio di inchiodarlo con una madeleine inaspettata, vi risparmio l’audiostupro .
Sono riuscito a salvare dall’apocalisse cacofonica soltanto il momento in cui viene letto un capitolo del romanzo e quindi, siccome oggi il destino non si discute, io ve lo faccio ascoltare.
Non sia mai che riusciate a riconoscervi nell’adulterato che vuole fare a pezzi i due ragazzi.
http://www.youtube.com/watch?v=K80zFAJ7myA
Siccome mi resta la fregola per la videocamera e voglio recuperare lo smacco sonoro, raccimolo i tre dei 5Blogger che ancora non hanno parlato della loro casa editrice prediletta tra quelle presenti al Comicon, e li torchio.
Loro si fanno torchiare con gaudio.
Lascio quindi la parola a Daniele Bonomo che ci presenta la Tunuè,
http://www.youtube.com/watch?v=f8QQ8fkjRHc
ad Andrea Longhi che ci porta nel mondo di Katlang! e dei fumetti fatti in casa,
http://www.youtube.com/watch?v=ZKtpHoYf13c
e a Roberto Recchioni che si fa promotore dei ragazzi della Villain Comics.
http://www.youtube.com/watch?v=Q1IeLG2DRlA
Invogliati? Filate a comprare.
Eccitate? Contattateli ai loro rispettivi blog.
Mentre mi preoccupo di tenere Martina lontana dalla schedina SD su cui ho appena registrato le interviste (l’ultima l’ha infilata nella lavatrice), mi accorgo che sono scomparsi tutti.
Convinto di essere diventato leggenda, mi nascondo dietro un albero in attesa del primo vampiro, ma il destino non ha riservato per me nulla di così eccitante, sono semplicemente andati tutti ad assistere all’assegnazione dei premi Micheluzzi.
Tra i nominati la tensione è palpabile.
C’è chi si rivolge a Dio.
Chi parla con la versione Minù di Micol e resta shockato dalle sue sconvolgenti rivelazioni.
Chi è sicura che il suo editore preferito vincerà.
E chi twitta in anteprima dei risultati totalmente fasulli grazie ai quali fottere i forum e gli adepti della religione del Buddha Verde.
Io raggiungo gli altri in quella che è ormai la mia consolidata postazione di tifoseria da premio,
e come ogni anno ci prepariamo a lanciare petali o motorini contro i vincitori.
Raccolgo un’ultima dichiarazione di Gud
http://www.youtube.com/watch?v=chEUSLuZinQ
e poi silenzio, entra la giuria:
Questi, i nominati:
MIGLIOR FUMETTO
Beta – volume 1, di Luca Vanzella/Luca Genovese (BAO PUBLISHING)
E venne il giorno – Color Tex, di Mauro Boselli/Bruno Brindisi (SERGIO BONELLI EDITORE)
Il magnifico lavativo, di Tuono Pettinato (TOPIPITTORI)
Quaderni russi – La guerra dimenticata del Caucaso, di Igort (MONDADORI – STRADE BLU)
Trama – Il peso di una testa mozzata, di Ratigher (GRRRZETIC)
MIGLIOR SERIE DAL DISEGNO REALISTICO
Don Camillo, di AA.VV. (RENOIR)
Lilith, di Luca Enoch (SERGIO BONELLI EDITORE)
Shanghai Devil, di G. Manfredi/AA.VV. (SERGIO BONELLI EDITORE)
Tex, di AA.VV. (SERGIO BONELLI EDITORE)
Valter Buio, di Alessandro Bilotta/AA.VV. (STAR COMICS)
MIGLIOR SERIE DAL DISEGNO NON REALISTICO
“A” come ignoranza, di Daw (PROGLO EDIZIONI)
Lucrezia (su Donna Moderna), di Silvia Ziche (MONDADORI)
Pinky (su Il Giornalino), di Massimo Mattioli (PERIODICI SAN PAOLO)
Rat-Man, di Leo Ortolani (PANINI COMICS)
Topolino e la marea dei secoli (in quattro parti, su Topolino nn.2918-2919), di Casty (THE WALT DISNEY COMPANY – ITALIA)
MIGLIOR DISEGNATORE
Andrea Accardi, per Hit Moll (EDIZIONI BD)
Matteo Alemanno, per proTECTO (NONA ARTE)
Giuseppe Camuncoli, per Hellblazer (PLANETA DEAGOSTINI COMICS)
GUD (Daniele Bonomo), per Gaia Blues (TUNUÉ)
Alessandro Nespolino, per Shanghai Devil (n.2) (SERGIO BONELLI EDITORE)
MIGLIOR SCENEGGIATORE
Alessandro Bilotta, per Valter Buio (STAR COMICS)
Mauro Boselli, per E venne il giorno – Color Tex (SERGIO BONELLI EDITORE)
Gianfranco Manfredi, per Shanghai Devil (SERGIO BONELLI EDITORE)
Marco Peroni, per Adriano Olivetti, Un secolo troppo presto (BECCO GIALLO)
Luca Vanzella, per Beta – volume 1 (BAO PUBLISHING)
MIGLIOR FUMETTO ESTERO
Asterios Polyp, di David Mazzucchelli (COCONINO PRESS)
Habibi, di Craig Thompson (RIZZOLI LIZARD)
L’inverno del disegnatore, di Paco Roca (TUNUÉ)
Kokko San, di Fumiyo Kono (RONIN MANGA)
Polina, di Bastien Vivès (BLACK VELVET)
L’Urlo del Popolo 1, di Jacques Tardi (DOUBLE SHOT)
MIGLIOR SERIE A FUMETTI ESTERA
Billy Bat, di Naoki Urasawa/Takashi Nagasaki (GP PUBLISHING)
Gundam Origini, di Yoshikazu Yasuhiko/Kunio Okawara (STAR COMICS)
I am a Hero, di Kengo Hanazawa (GP PUBLISHING)
Powers, di Brian Michael Bendis/Mike Avon Oeming (PANINI COMICS)
Scalped, di Jason Aaron/R.M. Guéra (PLANETA DEAGOSTINI COMICS)
The Walking Dead, di Robert Kirkman/AA.VV. (SALDAPRESS)
MIGLIORE RIEDIZIONE DI UN CLASSICO
Air Mail, di Attilio Micheluzzi (COMMA 22)
Le avventure complete di Rocketeer, di Dave Stevens (SALDAPRESS)
Le avventure di Tintin, di Hergé (RIZZOLI LIZARD)
L’Eternauta, di Héctor Germán Oesterheld/Francisco Solano López (001 EDIZIONI)
Valentina Mela Verde n.3, di Grazia Nidasio (CONIGLIO EDITORE)
MIGLIORE STORIA BREVE
Gheddafi (su Il Male 4), di Makkox (EDITORIALE IL MALE)
Una gita scolastica (sul volume 150° Storie d’Italia vol.2), di Francesco Artibani /Corrado Mastantuono/Giorgio Cavazzano (PERIODICI SAN PAOLO)
Il postino (sul volume 150° Storie d’Italia vol.2, di Francesco Artibani/Pasquale Frisenda/Ivo Milazzo (PERIODICI SAN PAOLO)
Storia di Aiace, fumettista tenace! (su Gang Bang), di Sergio Ponchione (EDIZIONI BD – IL MANIFESTO)
Topolino e la rivolta delle didascalie (su Topolino 2900), di Casty/Michele Mazzon (THE WALT DSNEY COMPANY – ITALIA
MIGLIOR BLOG O WEBCOMIC
Canemucca, di Makkox – www.canemucca.com
InkSpinster, di Deco – www.inkspinster.com
Mulholland Dave, di Davide La Rosa – lario3.blogspot.it
Rusty Dogs, di Emiliano Longobardi/AA.VV. – rusty-dogs.blogspot.com
Zerocalcare.it, di Zerocalcare – www.zerocalcare.it
E questi, i premi assegnati:
Premio Nuove Strade (in collaborazione con il Centro Fumetto Andrea Pazienza):Marino Neri
Premio XL: Zerocalcare – La Profezia dell’armadillo
Premio Miglior Blog/web comic: Zerocalcare.it
Premio Miglior Storia Breve: Storia di Aiace, fumettista tenace! di Sergio Ponchione pubblicato su Gang Bang, edizioni BD – IL
Premio Miglior Riedizione di un Classico: L’Eternauta – 001 Edizioni
Premio Miglior Serie a Fumetti Estera: The Walking Dead – Saldapress
Premio Miglior Fumetto Estero: Asterios Polyp di David Mazzucchelli
Premio Miglior Serie dal disegno non realistico: Pinky di Massimo Mattioli su Il Giornalino
Premio Miglior Serie dal disegno realistico: Shangai Devil di G.Manfredi/AA.VV. – Sergio Bonelli Editore
Premio Miglior Sceneggiatore: Marco Peroni per Adriano Olivetti, un secolo troppo presto – Becco Giallo
Premio Miglior Disegnatore: Matteo Alemanno per Protecto – Nona Arte
Premio Miglior Fumetto: Quaderni Rossi, La guerra dimenticata del Caucaso di Igort – Mondadori Strade Blu
Menzione speciale a Trama – Il peso di una testa mozzata, di Ratigher (GRRRZETIC)
Quali sarebbero stati invece i premi se io fossi stato eletto Re Buono in tempo per il Napoli Comicon?
Questi:
MIGLIOR FUMETTO
Trama – Il peso di una testa mozzata, di Ratigher (GRRRZETIC)
Perché è il fumetto più interessante, più nuovo, più inquietante, più universale, e allo stesso tempo il più umile e personale, letto quest’anno.
Doti perfettamente ascrivibili anche al suo autore, che ha pubblicamente ammesso che l’anno prossimo farà un fumetto ancora più fico e vincerà lui.
MIGLIOR SERIE DAL DISEGNO REALISTICO
Valter Buio, di Alessandro Bilotta/AA.VV. (STAR COMICS)
Perché Valter Buio è stata una cosa preziosa che ha saputo mixare tecnica ed emotività dimostrando di avere tutte le potenzialità per entrare a far parte del ristretto parco dei grandi personaggi del fumetto italiano. E’ ha raccolto meno di quanto ha seminato.
MIGLIOR SERIE DAL DISEGNO NON REALISTICO
“A” come ignoranza, di Daw (PROGLO EDIZIONI)
Perché Daw non è solo un meme.
MIGLIOR DISEGNATORE
Matteo Alemanno, per proTECTO (NONA ARTE)
Perché Accardi merita di vincerlo col suo prossimo volume, e Alemanno è stato una bellissima sorpresa.
MIGLIOR SCENEGGIATORE
Alessandro Bilotta, per Valter Buio (STAR COMICS)
Perché Valter Buio poteva uscire solo da lui e non potrebbe scriverlo nessun altro.
MIGLIOR FUMETTO ESTERO
Asterios Polyp, di David Mazzucchelli (COCONINO PRESS)
Perché Mazzucchelli è uno di quei patrimoni dell’umanità che non si siede sugli allori. Supponente? Minchia, quanto. Ma se il risultato è questo, ci tocca tacere e ringraziare.
MIGLIOR SERIE A FUMETTI ESTERA
The Walking Dead, di Robert Kirkman/AA.VV. (SALDAPRESS)
Perchè è la miglior serie a fumetti estera. Semplicemente. E non è affatto poco.
MIGLIORE RIEDIZIONE DI UN CLASSICO
L’Eternauta, di Héctor Germán Oesterheld/Francisco Solano López (001 EDIZIONI)
Perché è con questa edizione che l’ho letto tutto di seguito senza riuscire a staccare gli occhi dal volume. Uno splendido lavoro per un capolavoro mai troppo lodato.
MIGLIORE STORIA BREVE
pari merito:
Una gita scolastica (sul volume 150° Storie d’Italia vol.2), di Francesco Artibani /Corrado Mastantuono/Giorgio Cavazzano (PERIODICI SAN PAOLO)
Il postino (sul volume 150° Storie d’Italia vol.2, di Francesco Artibani/Pasquale Frisenda/Ivo Milazzo (PERIODICI SAN PAOLO)
Perché Francesco Artibani trasforma in oro tutto ciò che tocca, e non gli viene riconosciuto quanto si dovrebbe. Forse per paura che smette?
MIGLIOR BLOG O WEBCOMIC
Zerocalcare.it, di Zerocalcare – www.zerocalcare.it
Perché negli ultimi mesi non ce n’è stato per nessun altro.
—
Ma siccome non mi avete eletto, vi tenete quelli che sono stati votati. Tsé.
Torno a inseguire il mio destino che nel frattempo ha preso le sembianze di un autobus fermo per un’ora in mezzo al traffico.
Siamo diretti a Castel S. Elmo con tutta l’organizzazione del Comicon per festeggiare i Micheluzzi ma alla velocità cui andiamo è più semplice aspettare lo tsunami che ci lancerà il castello contro.
Io i miei soci blogger la prendiamo bene e ne approfittiamo per girare il remake polacco low budget di Speed. Colgo l’occasione per dirvi che il casting per la Sandra Bullock polacca non è ancora chiuso per cui, se siete interessate, salite sull’autobus arenato nei pressi di Castel S. Elmo, sarà ancora lì.
Finalmente giunti a San Elmo, scopro con mia grande sorpresa, che senza gli stand e i partecipanti, il castello è vuoto.
E che il buffet l’ha organizzato Kubrick.
La qualità delle cibarie è talmente alta che, parlando col sommo Michele Ginevra, ci dimentichiamo dei premi appena assegnati
e dedichiamo ogni nostra parola al genio che ha scelto di mettere QUELLA spettacolare menta su QUELLE spettacolari zucchine.
Grazie Genio.
Grazie davvero.
Neanche l’arrivo delle Tokyo Dolores (chi sono? Dai su, ve ne avevo parlato QUI)
ci distoglie dal tessere lodi ad ogni singola pietanza presente nel buffet.
Almeno fino a quando non arriva lui
che catalizza, semplicemente col suo volto, la totalità della mia attenzione.
No, dico, l’avete visto bene? Ha del miracoloso.
Ho poco tempo per ammirarlo, la performance delle Tokyo Dolores inizia.
noi 5blogger veniamo zittiti dal palco per esserci tramutati in degli ultrà delle medie.
Hanno ragione, chiniamo il capo in segno di scuse, sfoggiamo le nostre copie di “5 è il numero perfetto” e sbirciamo la performance di sottecchi.
L’esibizione delle Tokyo Dolores, ci dicono e ridicono, NON è la classica pole dance
in cui tre ragazze semi svestite
si dimenano attorno a una serie di pali.
Nossignore.
Le Tokyo Dolores sono qui per salvare l’Italia.
Ce lo spiegano in un volantino in cui imbastiscono una bizzarra storia di fantascienza che ha a che fare con una nuova forma di vita che vuole farci fuori tutti, e su tre ballerine/combattenti che ci addestreranno per difenderci.
Io giuro che ho provato a seguire con attenzione tutta la trama leggendone i sottotitoli alle spalle delle tre
ma vi garantisco che lo sviluppo narrativo di Tetsuo 3 è molto meno delirante.
A mezzanotte, guardo negli occhi Martina.
Siamo rimasti io e lei, esattamente come stamattina.
Interrompo le rime di quella che rischia di diventare una canzone dei Sottotono e penso ai miei quattro soci.
Tre hanno tentato la strada danzereccia sulla terrazza del castello, il quarto s’è sentito male dopo aver visto la quantità di scatenate femmine napoletane che ivi si dimenavano.
Io e Marti, decidiamo di riappropriarci dei nostri destini e manifestiamo l’intenzione di tornarcene a casa.
Ridono i Grandi Antichi per la nostra sfrontatezza, e nel giro di 5 minuti evito per miracolo uno scooter che sfreccia all’interno delle strette vie del castello (?!) rischio di morire investito da un furgoncino che gli corre dietro (?!?!?!?) ma mi salvo giusto in tempo per ricevere un bacio sulle labbra da Melinda Gebbie.
Sì, lei.
la moglie di lui: il grande Sacerdote Occulto del fumetto.
Faccio finta di non pensare al rito lovecraftiano in cui ogni micron della mia saliva verrà utilizzato per turbare il sonno dei demoni che sognano in fondo all’oceano, e mi ritrovo a chiacchierare amabilmente con la donna che ha disegnato due dei miei fumetti preferiti:
e
E’ contentissima di essere in questo posto che definisce “magico” (lo dicevo, io!) e trova che Napoli sia una città splendida, popolata da gente speciale, benedetta da uno splendido mare, controllata da un temibile vulcando e… “and the food is delicious”.
In una lingua che non è di questa Terra stringe amicizia con Martina, bacia anche lei e mi chiede di fotografarle insieme.
Ed io capisco di essere fottuto.
Dai loro sguardi, capisco che non mi vedono più come un semplice Mauro.
Non sono più una persona, ma il contenitore che ospiterà il demone che sono pronte ad evocare.
Il demone che si sostituirà a me portando morte e destinazione nel mondo.
Il demone da cui il destino aveva tentato di mettermi in guardia fin da stamattina, senza riuscirci.
Il nuovo, e malvagio, me.