A che punto è il fumetto?

19 luglio 2012 da Mauro

Panze piene grazie ad Olga, ci predisponiamo per l’ormai tristemente nota “Corsa In Salita ‘Che Siamo In Ritardo”.
Disciplina di cui i 5Blogger sono campioni olimpionici.

Il motivo dell’arrampicata è presto detto: alle 17.00 in punto, nel chiostro della Biblioteca di Arezzo, Luca Valtorta, direttore di XL – Repubblica, chiederà: “A CHE PUNTO E’ IL FUMETTO?” a

Paolo “Ottokin” Campana,
Alberto Corradi,
Ale Giorgini,
Roberto Recchioni
e David “Diavù” Vecchiato.

Tre dei disegnatori di punta dello staff di XL e due rappresentanti dei 5Blogger, sicuramente quelli che, tra di noi,  da più tempo conoscono, vivono e producono fumetto in italia a 360°, dal mainstream più popolare, all’indie più nascosto.

Per arrivare in tempo ignoriamo le meraviglie che ci circondano, sputiamo polmoni come fossero zavorra, sfondiamo muri come nelle pubblicità della Levis e non aiutiamo l’unico rimastino rimasto in città.

Ma ci siamo.
La location è notevole e già c’è un nutrito pubblico ad aspettare i nostri eroi.

Tra i presenti, accorso a conoscerci de visu, il mio mito personale: lo Sgargabonzi, che poi mi farà da cicerone per le via della città.
Ma mentre io sono qui che divago, ecco che i conferenzieri stanno già conferenzando.

L’incontro, integrale, eccovelo qui.
Guardatevelo che ce n’è di materiale su cui discutere.

http://www.youtube.com/watch?v=TuwEB6K3Vik

http://www.youtube.com/watch?v=a9FaTcc_zWc

http://www.youtube.com/watch?v=28Gj-AV-_vk

http://www.youtube.com/watch?v=EO77X7YwkkY

(oppure se volete vederlo tutto di seguito, cliccate QUI)

Un incontro interessantissimo in cui si è messa a fuoco quella che è l’attualità del fumetto in Italia.
Si è parlato dello sforzo del mainstream di battere nuove strade e quello del circuito indipendente di esserlo sempre meno battendo percorsi alternativi.
Si è parlato di digitale e dei vantaggi della distrubuzione, senza dimenticare di considerare che gli autori stessi sono molto impreparati sull’argomento.
Si è parlato tanto e giustamente di diritto d’autore, di pirateria e del rapporto che intercorre oggi tra produttore/realizzatore/fruitore finale.

Un rapporto che sta necessariamente cambiando e che inizia ad adattarsi alle nuove regole di questa realtà sempre più social.

Se una volta l’unico legame tra quelle tre figure era l’oggetto realizzato, venduto e comprato, oggi il “contenuto” è solo uno degli elementi che fanno il mercato.
Oggi le distanze tra questi mondi sono sempre più corte e una certa fetta di pubblico sempre più interessata al vivere l’esperienza intera, dalla realizzazione, alla distribuzione, del prodotto che compra.

Tante domande, tanti spunti, tante idee.
Peccato solo per la mancanza di un contraltare forte.
I punti di vista degli intervenuti sono per forza di cose, pur venendo da esperienze anche molto distanti tra di loro, decisamente simili e monodirezionali.

Sarebbe ancora più interessante se adesso questo dibattito venisse affrontato da chi, i fili del fumetto italiano, più che muoverli, li tiene.

Si è parlato del triunvirato “popolare”: Astorina-Bonelli-Disney, di quello più indipendente della Coconino e delle autoproduzioni di ZeroCalcare.
Ecco, sarebbe bello se adesso la domanda “A che punto sta il fumetto?” venisse rivolta a loro.

A quel punto, tirando una linea tra i meridiani e i paralleli, potremmo averne un’idea più chiara di come raggiungerlo, e magari trasferirci a vivere lì!

2 commenti

  1. Angie -

    Grazie mille di averlo postato! Purtroppo mi sono persa l’incontro, sono contenta di averlo potuto vedere lo stesso adesso 🙂

  2. Mauro -

    Son qui apposta! 😀

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