Dove hai dormito la notte scorsa?
Me lo chiederanno in coro tra qualche ora i Lead Belly, Mark e Kurt ed io risponderò: “Da nessuna parte, ho fatto Nottata.”
Quella che alle 4.12 ti tiene in studio, ‘che domani c’è la consegna grossa.
Quella in cui devi ascoltarli.
E cantarli.
Quella che è meglio presentare più roba di quanta richiesta perché quello che vorranno vedere sarà comunque qualcosa di diverso da quanto concordato.
E me ne sto qui, impicciato a montare e smontare sequenze per dimostrare che cambiando l’ordine degli addendi il risultato cambia eccome.
Perché questi addendi sono femmine sciantose che a seconda di chi si trovano vicino indossano un trucco che con me non portavano.
Femmine di significato e significanti che prima non avevano e che adesso gli calzano così a pennello da non volerne proprio sapere di dare la stessa cifra di prima.
E lo sa Ivan che guarda in alto e vede disegnata nel muro una donna con tentacoli al posto delle braccia e centodue storie d’amore che rendono eterno il quotidiano.
Lo sa Sabrina mentre scopre sottovoce come usare il suo talento per raccontare. Un baule di foto in bianco e nero e a colori aperto in punta di piedini scalzi.
Lo sa Fede che riesce a ragionare di corsa soltanto usando la matita. La tecnologia è una nemica che lo rallenta perché lo fa troppo grande. Non sa ancora quanto.
Buttano giù idee e situazioni a metà tra l’accontentare e l’accontentarsi, stupendosi di gioie sempre uguali, e annoiandosi dei rodimenti di culo – quelli si – sempre diversi.
E allora come glielo spiego agli addendi che il risultato che devono dare è stato già deciso?
Come le convinco, le sciantose, a farsi portare dove voglio?
A dirgli, già lo so che finirete così, devo solo sistemarvi qui in mezzo, che non è né la partenza, né l’arrivo anche se siamo al cinema e i dieci minuti finali sono quelli fatali.
Come la morte in coriandoli di cumshot dei maritozzi del bar dei russi.
Come il Wolverine dei giorni di un futuro passato che è l’unico mezzo risolutivo che la Produzione ha individuato per far si che io legga un loro messaggio.
E sto qui.
A non preoccuparmi di quanto tutto ciò sia più metaforico del venerdi di Brezsny.
A perseverare nel campare scena dopo scena.
Sistemandole e cambiandone il valore con l’aiuto di quelli intorno a me.
Tenendo da parte quanto avvenuto prima, consegnandolo ad altri reparti.
E sapendo perfettamente, fin nei minimi dettagli, come andrà a finire.
Sei sopravvissuto?
Vabbè… questa è la giornata “tipo”…e quando sei alle strette? 🙂
Fede con una matita?
UNA MATITA?!?
Dev’essere stata grave ieri sera…
questo post è allo stesso tempo commovente e epico. per quanto questo non serva a consolarvi, mi siete sembrati tutti degli eroi.
Ecco, volevo dire una cosa proprio come quella di Valeria, uguale.
Che rumore fa la foschia?
Come, come siete belli.
un hurrà! per la pacificazione di Fede con la grafite.
@Andrea
Certo! O tra qualche anno, se venderò poco, si scoprirà che in realtà ero morto tra le 4 e le 5 e venni sostituito da un clone pompiere malvagio col naso leggermente più piccolo del mio.
@Spino
In quel caso non riesco neanche a postare la situazione!
@Giovanni
E’ caduto a terra e siamo dovuto intervenire repentinamente. Sabrina ha distrutto la tavoletta grafica, io gli ho gettato addosso le matite mentre Ivan gridava: “Libera! Libera!”
@Valeria
Eroi consolati.
Chiamaci, risolveremo tutto per un chilo di coccole. E di grattini.
@Skiri
Eroi consolati.
Chiamaci, risolveremo tutto per un chilo di coccole. E di grattini. E di tortellini.
@Mary.
Tu, povero e chiapposo essere, non comprendi.
Vi fosse stata foschia ieri notte non avresti mai e poi mai trovato sullo stesso piano
a) un ammissione di fallimento.
b) foto di altri – condivisione della fatica, complimenti.
c) rodimenti di culo
d) metafore
e) cumshot
f) wolverine
g) l’internazionale
h) un presagio di sventura con sguardo beffardo in campo. Di cui, quando morirò, direte: maddai!
Ergo, sei una persona orribile. Meriti un uomo che ti dica “pisellino”.
@Lore
Ettù? Dovevamo chiamarti alle 4 per un po’ di roccckeeeee!
Il tuo commento è ancora più tendente alla foschia di quanto pensavo.
pensassi.
chebbella la Sabri!!!
Insomma ‘sta disgraziata alla fine è venuta là e non m’ha detto niente!?
La faccio nera appena la sento. D:<
vabbè vabbè, fate un lavoro fico, bravo
@Mary
Si vergogni.
@Inkspot
Approviamo.
@Decu
Ormai è nostra. Buahahahahahahah.
@frallo
Se vuoi, puoi farlo anche tu! La tua mail “nerchia@stocazzo.it” è già stata ritenuta adatta per finire nel reparto creativo!
Generalmente le notti passate in ufficio scivolano lente sull’orlo del malumore
nella votra notte invece, anche quando la stanchezza si fa sabbia e s’infila sotto le palpebre, si respira un ‘aria di pane buono che irriga il cuore. Iaia
mentre rispondevi a Mary Mary hai dimenticato di dire che verranno a chiedervi del vostro amore prima o poi.
Credo.
(abbraccio a distanza e con delay abbi pazienza)