I concerti di Fabrizio De André.

12 novembre 2012 da Mauro

Domani esce finalmente in tutti i negozi dello stivale il cofanetto con la più completa testimonianza live del repertorio di Fabrizio De André.

Quando è finito tra le mie mani, la mia reazione è stata sobria:

(l’audio è stato tolto dall’immagine per impedire che le orecchie vi fischiassero per le prossime settimane e le finestre esplodessero come nelle reminescenze di Higlander)

E un Cofanetto di quelli a cui viene di dargli del lei e di chiamarli solo con la maiuscola.

E’ un cofanetto, tanto per cominciare, alto.

E voi direte: “Sì, ma alto quanto?”

Facile.

Più di Shaun e meno di Astroboy.

E al suo interno vive un mega librone.

Pieno di chicche sotto forma di immagini e testi

E soprattutto con 16 cd contenenti 8 tournèe di Faber, da quella primissima, dell’esordio a La Bussola, fino all’ultima del Mi innamoravo di tutto tour coprendo i ventitre anni più importanti della sua carriera.

Entrando maggiormente nello specifico, queste le tracce presenti (ATTENZIONE: è stato ufficialmente provato che il principale motivo di malfunzionamento dei portatili è dato dalla presenza di bava tra i tasti, per cui leggete solo dopo esservi tutelati con un apposito bavaglino):

Direi che non serve aggiungere altro, no?

Sbagliato.

Oltre all’orgia di tracce presenti, c’è un ulteriore motivo di interesse per impossessarsi di questo cofanetto e custodirlo gelosamente.

Finalmente è possibile ascoltare, con un audio mai così pulito, quanto, nel corso degli anni, De André abbia preso confidenza col palco e col suo pubblico.

Per quelli abituati ai monologhi commoventi che scaturivano dai suoi ultimi tour,  sarà una sorpresa ascoltarne di nuovi ma soprattutto scoprire l’artista taciturno e timido nei confronti del suo pubblico degli anni ’70, che nascondeva tutta la sua dissacrante ironia modificando i testi delle sue canzoni più famose, con invettive contro le forze dell’ordine o infrangendo i tabù dei suoi personaggi più famosi.

Come nella versione di “La canzone di Marinella” eseguita a La Bussola, in cui Faber rivelò diversi particolari in più rispetto a quanto cantato nella versione registrata in studio.

…E c’era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c’era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani suoi tuoi fianchi
Prima fu una carezza ed un bacino
poi si passò decisi sul pompino
e sotto la minaccia del rasoio
fosti costretta al biascico e all’ ingoio
Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent’anni ancora alla tua porta.

I Concerti.
Fabrizio De André.

Da domani in tutti i negozi di questa terra e anche in un paio di quelli in paradiso.
All’inferno non ne hanno bisogno, lì possono ascoltarlo quando gli pare e lo conoscono di persona.

Beati loro.

 

 

2 commenti

  1. Giuseppe -

    ciao posso chiederti una cosa in privato di questa raccolta del grande Faber?? la mia e-mail è : peppe.spess@libero.it

  2. Mauro -

    Ciao giuseppe, trovi la mia mail nella sezione “scrivimi!” del blog. Ciao!

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