Come nasce (oggi, in Italia) un film animato in CGI.
La vita è fatta di telefonate che disinnescano i piani che avevi architettato fino a quel momento.
Il mio era semplicissimo: fuggirmene da Latina così tanto velocemente da raggiungere il punto che le era più distante in assoluto in termini di gioia di vivere.
Londra.
La telefonata invece fu quella in cui Iginio & Francesco mi convocarono in via della Bufalotta per parlarmi della nascita di una nuova società: la Rainbow CGI.
Era il 2006 e io barattai la terra d’Albione per le colonne d’Ercole di Roma e Casa D2B con un appartamento a Monteverde con due tipe che erano tutto il mio opposto.
Era il 2006 e quell’azienda era nata per realizzare un lungometraggio animato che potesse portare l’Italia a competere con gli standard qualitativi europei.
Una roba da far tremare i polsi e riempire di gioia i cuori di tutti quelli che sognano che un’industria dell’animazione cinematografica possa nascere anche da noi.
In questi sei anni la mia vita è cambiata due volte. So cosa c’è dall’altra parte del mondo, ho lavorato con professionisti dai nomi impronunciabili che fanno bella mostra di sé sulle locandine che ho appeso sul muro della mia cameretta, ho visto sbocciare il talento degli umili ed evaporare quello degli arroganti, ho cambiato quattro volte il mio modo di sbagliarmi verso quel che non conoscevo e ho conosciuto persone che mi hanno fatto crescere così tanto che se mi tagliaste a metà potrete contare il doppio dei cerchi che dimostro.
Oggi, dopo due lungometraggi, qualche spot e una manciata di videoclip, è finalmente in sala il lungometraggio che ci ha fatto unire.
In quei 90 minuti ci sono i nostri sforzi e i sogni che avevamo nel 2006.
Invece nei 20 minuti che trovate nel filmato qui sotto c’è una spiegazione di quanto e come si debba lavorare per dargli un corpo, a quei sogni lì.
In questi venti minuti ci sono molte delle persone con cui ho vissuto in trincea negli ultimi anni.
Molte ma non tutte.
E a loro comunque va un pensiero.
A quelli adesso lontani, che continuano a vincere medaglie altrove, continuando a riempirci d’orgoglio.
A quelli che hanno cambiato strada.
A quelli che nel video compaiono solo di sfuggita ma a cui dobbiamo tantissimo.
E anche a quelli che, come cantavano i CCCP, erano pre, ed erano post, senza in fondo essere mai stati niente.
E a voi che, attirati dal titolo, siete venuti qui per scoprire come si facevano i cartoni animati in CGI nell’Italia degli anni ’00, accomodatevi e buona visione!
http://www.youtube.com/watch?v=MATrIRNDitY
bellissimo documentario -reportage…..la parte che preferisco è quella dei rumoristi…una piccola nota negativa: ma Martina me la sono persa oppure non aveva un ruolo da essere presentata con nome e cognome? ^_^
Sono tante le persone, anche importantissime, che hanno fatto sì che questo film venisse realizzato. Martina, ad esempio, è stata la responsabile dei materiali promozionali e di tutto quello che al film gira intorno, ma lo scopo del backstage era quello di mostrare e raccontare la parte artistica, tecnica e produttiva che ci sta dietro. Che è anche quello che uno spettatore, anche casuale, può comprendere meglio!
(ma Martina, come molti di quelli che non sono stati direttamente intervistati, compare comunque nel video – nel suo caso, in tre scene!!! 😀 )
l’ho vista , non si può non vedere!
Bhuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :°°°°°°°°°°°°°°°°°)
Che belliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!
Un super lavoro di qualità!!!
bravi bravi bravi
Grazie Nebbinaaaaa! Chili di pimposità a te!
O Mauro pensa che paese del caz, che vi spaccate il culo per fare un film del genere in un paese dove non esiste nemmeno il mercato e vi tocca aver come doppiatrice una cagnaccia come Belen. E vabbuò, lavoro immenso comunque, speriamo sia il primo di tanti!
Impressionante come sforzo produttivo. Bel documentario. Spero che sia l’inizio di qualcosa di bello, ce n’è un gran bisogno. I miei migliori auguri.
Mi chiedevo:
tu sei molto giovane, come ha fatto una struttura come la Rainbow a trovarti a Latina, sei anni fa? Voglio dire, qual è la tua storia, la tua formazione?
Solo una curiosità da addetto ai lavori, qualcosa che potrebbe interessare più di qualcuno. Una di quelle cose che gli anglosassoni chiamano “inspirational”.
Se ti è più comodo puoi ripondermi con calma via mail, a tua discrezione, ma penso che siano in molti fra quelli che si affacciano nel nostro settore a poter avere questo tipo di curiosità.
Comunque continua così, il tuo (il vostro) lavoro è prezioso.
Nota a parte:
Quando ho sentito nel filmato il personaggio doppiato da Massimo Corvo ho avuto un brivido. La miseria se la sua è una voce. Ottima, ma ottima, scelta!
@Slum King
Già, in Italia funziona così. Ma avrei rosicato maggiormente con Fabio Volo o DJ Francesco (tanto per citare due esimi talent che offrirono le loro voci ad altri personaggi) e per quanto riguarda Belen, aldilà dei primi 5 minuti in cui compare in cui ti porta completamente fuori dal film (vedi solo lei e non Diana), poi ti affezioni al suo timbro e a fine film capisci che la sua voce è adatta al personaggio.
La Chiatti secondo me è molto meno riuscita, e su Rapunzel fede un lavoro cento volte superiore.
@Michele
Ciao Michele e grazie mille per le belle parole.
Per quanto riguarda il “come sono stato scovato”, è presto detto. Ho iniziato a intrecciare il mio percorso con quello di molti talenti della computer grafica italiana fin dal 2001, per cui, quando Straffi e Mastrofini hanno iniziato a muovere i primi passi per creare il loro team, si sono rivolti alle persone con cui già avevano collaborato con profitto. Io venivo da esperienze prettamente pubblicitarie (vodafone, lete, bulgari, coca cola) di videoclip musicali (tiromancino, jovanotti, subsonica, planet funk, coolio, snoop dog) e cortometraggi con cui avevo vinto qualche premio (tricky ‘n’ ducks), ma non mi ero mai cimentato nella forma cinematografica. E chiaramente era quella che mi interessava di più!
Spero di essere stato esauriente, ciao!
faccio i miei più cari e sinceri complimenti a te Mauro e a tutto il team di Rainbow CGI per il grandissimo impegno di questo grande grandissimo film italiano!
Grazie Daniele!
Un abbraccio grande a te!