La notte di San Lorenzo.

31 ottobre 2012 da Mauro

Si correva in salita, tra l’erba alta e il rischio della caduta.
Se eri fortunato eravate solo due e avreste visto cadere le stelle una ad una.
La prima, la seconda e poi solo labbra e saliva.
Se eri meno fortunato eravate in tanti, e si tirava l’alba a bere e a raccontarsi cazzate.
E di stelle sì, avreste visto la prima, la seconda, e poi solo le risate e il vino rosso scuro della passatella di quei 10 agosto che erano come capodanno, che erano come l’ultimo giorno di scuola e quello della ripartenza.

Una notte importante. Speciale.

Che accomuna, nel suo ricordo, persino due persone lontanissime tra di loro come me e il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

E Gianni me lo diceva: “Vedrai Mauro, un giorno sarò così importante da allargare la notte di San Lorenzo non solo al 10 Agosto, ma anche a tutti gli altri giorno dell’anno! Quando saremo Re, ogni notte sarà la notte di San Lorenzo!”

E oggi, io che al massimo ambisco al ruolo di giullare, giosco del fatto che Gianni, c’è riuscito.

Grazie a Gianni, la notte di San Lorenzo, dura tutti i giorni.

E sono già quasi due settimane che noi, nel nostro quartiere, possiamo godercela alla faccia vostra che ancora non ce l’avete!

Le solite malelingue dicono che Gianni non lo fa per motivi romantici ma perché “Non ce so’ i soRdi e bisogna risparmia’!”

Ma io dico che è l’invidia che li fa parlare.

Loro rosicano perché noi la notte di San Lorenzo ce l’abbiamo pure a Ottobre e a Novembre, e ogni mattina ci svegliamo con una sorpresa nuova.

Giovedì, ad esempio, gli Gnomi della Notte ci hanno aperto lo scooter, consigliato di comprare una catena nuova e succhiato via tutta la benzina in eccesso

(bisogna stare attenti a non metterne troppa, o altrimenti, in caso d’impatto, lo scooter rischierebbe di saltare in aria come nei film di Michael Bay).

Sabato invece si sono premurati di farci capire che il rosso non va più di moda e quindi il fanalino rischiava di renderci retrò. Provando a passare per vintage abbiamo ottenuto che ci hanno spaccato anche la carenatura laterale.

E menomale, perché il costo del fanalino era di sole 3 euro, quello della carenatura, almeno, arriva a 300!

Domenica gli Gnomi ubriachi hanno spaccato soltanto i finestrini di due macchine sconosciute ma, consci del nostro risentimento, sono corsi ai ripari lunedì mattina ricordandoci che il bauletto va areato in caso volessimo trasformarlo in una gabbietta per uccelli o piccoli felini.

E ora spero non si incazzino troppo se Martina ha già riparato le spaccature laterali fatte al parabrezza.

Io gliel’ho detto, che erano un dono degli Gnomi della Notte di San Lorenzo, ma lei certe cose ancora non le capisce e infatti, stamattina, per noi non c’è stata alcuna sorpresa.

Tutti i regali sono arrivati ad una macchina di una tizia che, ingrata, sembrava non aver neanche molto apprezzato.

Una che, a pensarci bene, non avevo mai visto, e che probabilmente, sotto sotto, rosicava del fatto che nel suo quartiere è ancora tutto illuminato.

Invidiaci pure, Cara La Mia Sconosciuta, ma se proprio vuoi anche tu la notte di San Lorenzo anche a Prati, scrivi due righe a Gianni.
Guardando una stella cadente.

Non sia mai che il desiderio si avveri.

 

 

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