Uno dei luoghi comuni più irritanti del mondo del lavoro(detto da gente che crede di essere simpatica e originale):
-Quando ti serve?
-Per ieri.
E uno pensa:
– E allora perché non me l’hai chiesto prima…
“Per fare il fumetto bisogna partire dal segno.
II segno è una metafora meravigliosa, e la prima cosa che mi viene in mente… noi siamo circondati da oggetti tangibili depositari di un segno o di una serie di segni, dallo studio di questa serie di segni nasce la matematica del segno e cioè il disegno.
Ora, questo modo di vedere le cose non determina il saper disegnare, determina il corpo, il corpo delle cose e soprattutto il tuo corpo di artista. Ora, per me l’importante e non giocarmi una univocità che mi stancherebbe e che non conterrei a facilita. Posso, invece, contenere una serie di segni diversi… ecco io mi applico allo studio di tutta questa serie di disegni… questo è l’Esercizio con la E maiuscola…
Questo comunque e un fenomeno legato indissolubilmente alla gioia, più gioia c’è, tanto meglio è; se non c’è la gioia, il livello può scadere, ma allora si rientra nel regno della fatica e gioia e fatica non vanno d’accordo… la fatica di fare ciò che tu ami fare, ma con dei tempi che non sono degni di te come persona, dei tempi che nemmeno un dentista si curerebbe di avere mentre il dentista ti tiene in cura per quattro mesi. II disegnatore ha quattro giorni, spesso un pomeriggio, questi sono i tempi di un disegnatore e non sempre per colpa sua, comunque in quei momenti si può avvertire la fatica.
Io leggevo pochissimi fumetti.”
Maledetti bimbetti scansafatiche.
http://www.youtube.com/watch?v=veztNJQyRJg&feature=fvwrel
E occhio piccoli: se si chiama “deadline” ci sarà un perché.
Potrei anche aver voglia di lavorare con te ma credo che ti sarei piuttosto inutile XD Però il video me lo gusto lo stesso, è da spammare *_*
PS:se ti serve una cavia per disegnare orologi in 10 minuti per me si può fare 😛
Uno dei luoghi comuni più irritanti del mondo del lavoro(detto da gente che crede di essere simpatica e originale):
-Quando ti serve?
-Per ieri.
E uno pensa:
– E allora perché non me l’hai chiesto prima…
Bello bello: semplice, diretto, efficace.
“Per fare il fumetto bisogna partire dal segno.
II segno è una metafora meravigliosa, e la prima cosa che mi viene in mente… noi siamo circondati da oggetti tangibili depositari di un segno o di una serie di segni, dallo studio di questa serie di segni nasce la matematica del segno e cioè il disegno.
Ora, questo modo di vedere le cose non determina il saper disegnare, determina il corpo, il corpo delle cose e soprattutto il tuo corpo di artista. Ora, per me l’importante e non giocarmi una univocità che mi stancherebbe e che non conterrei a facilita. Posso, invece, contenere una serie di segni diversi… ecco io mi applico allo studio di tutta questa serie di disegni… questo è l’Esercizio con la E maiuscola…
Questo comunque e un fenomeno legato indissolubilmente alla gioia, più gioia c’è, tanto meglio è; se non c’è la gioia, il livello può scadere, ma allora si rientra nel regno della fatica e gioia e fatica non vanno d’accordo… la fatica di fare ciò che tu ami fare, ma con dei tempi che non sono degni di te come persona, dei tempi che nemmeno un dentista si curerebbe di avere mentre il dentista ti tiene in cura per quattro mesi. II disegnatore ha quattro giorni, spesso un pomeriggio, questi sono i tempi di un disegnatore e non sempre per colpa sua, comunque in quei momenti si può avvertire la fatica.
Io leggevo pochissimi fumetti.”
PAZ
(bellissimo video)
ehm, mi sono accorta di avere smozzato la citazione che terminava con “Paperino è l’unico che mi viene in mente subito”.
Ma è meraviglioso!!! 🙂
Il video è eccezionale.
Grazie.