The road to Venice pt.2
“Ciao Fede!”
“Ciao! Partito?”
“No, sono sul treno adesso.”
“Ah, ok. Mi hai chiamato per dirmi questo?”
“Non precisamente. Ti ricordi quelle tavole di sceneggiatura che ho finito stanotte e che devi disegnare in questi giorni che sono a Venezia?”
“So cosa stai per dirmi.”
“Eh. Le ho scritte e mi sono scordato di inviartele. E ora per il primo internet point ci tocca aspettare che arrivo a Venezia, alle 17.”
“Bene. Così oggi ho tutto il tempo di ammazzarmi pensando alle scadenze. ”
“E invece no! Ho avuto un’idea!”
“…”
“Io la sceneggiatura ce l’ho qui. Prendi carta e penna che te le leggo e descrivo a voce almeno inizi ad abbozzarle e non buttiamo la giornata!”
“Vuoi metterti a declamare la sequenza di un massacro zombi dal vagone del treno?”
“Bhé, si, che problem… Aspetta che chiedo. Ehm, scusate posso… Ok, dicono di si.”
“Vai. Sono pronto.”
“Ok, la prima è una vignetta 1-2. La vetrata del media center divide in due la vignetta. John, in mezzobusto di profilo, occupa la parte di sinistra e guarda i morti viventi prigionieri di quella destra. Li guarda come fosse un entomologo che per la prima volta ha l’opportunità di studiare dei bacarozzi alti quanto lui. Fallo titubante e affascinato. Curioso e spaventato. Indeciso e avventato. Gli zombi, allo stesso modo, si accalcano sulla vetrata. Nei loro occhi non percepiamo nulla. Né curiosità, né voracità. Stanno. ”
“Ok, facile.”
“Il resto è più semplice. Nella 3 siamo su John. Primissimo piano frontale, nella soggettiva dello zombi. Ci guarda incuriosito e si avvicina sempre di più. Nella 4 il controcampo. Vediamo lo zombi che preme il suo viso contro la vetrata. Naso rotto, mandibola spezzata, occhi vitrei, carne in decomposizione, si DECOMPOSIZIONE, mi senti? FEDE MI SENTI? CARNE IN DECOMPOSIZIONE.”
Niente da fare. Galleria. I RomantiCoatti si tengono per mano. Nero e meme dormono. La Principiante stringe a sé le sue cose. Mi metto nei loro panni, sono al buio nello stesso vagone di uno che PRONTO?
“Fede, eccoti qui. Fino a dove hai sentito? Tutto? Ah si? Ah tu quella parte della decomposizione la sentivi. Ok. Allora nella 4 e nella 5 siamo all’interno del negozio e vediamo prima uno zombi, fisso davanti a un portatile, che si volta verso fuori campo, in direzione della porta, attratto dalla novità, poi (nella sei) altri due, tre zombi, che si aggregano agli altri addossati alla vetrata. Dobbiamo dare l’idea che tutti interrompono quello che stanno facendo e si rivolgono verso John.”
“Ok, per il momento mi basta.”
“Ah ok, meglio, che qui già mi guardano malissimo e penseranno che sono matto (li guardo e fingo una risatina di distacco da questo che é solo il mio lavoro) ahahah.”
“Dimmi solo come continua.”
“Bhé, poi ovviamente John si avvicinerà troppo, il peso degli zombi farà crollare la vetrata e comincerà la carneficina. John verrà salvato da tu sai chi e ci saranno vignette di capocce aperte, budella rotolanti, viscere per terra, pronto? Fè? Si, io ti sento VISCERE PER TERRA! SI, DA TUTTE LE PARTI. Cosa? Si, alzo la voce. JOHN SCAPPA E CORRE SU QUEL LAGO DI SANGUE, POLMONI, FRATTAGLIE E ALLA FINEniente
Caduta la linea.”
La Principiante mi guarda perplessa. Bianca in viso.
Tatiana invece s’è messa le cuffiette ed è rossa relativa.
Libano mi sorride complice e mi fa: “Ma te pagano?”
“Bhè, si.”
“Ahahahha. Ma li mortacci vostri!”
Appunto.
no va be..
oddio! non sto più nella pelle. quando esce questa “perla” di fumetto?
non avrei mai immaginato che iniziando a leggere john doe (tra le altre cose a causa tua, eheheheh) avrei trovato una storia zombesca.
complimenti anticipati – a me gli zombie piacciono sempre e comunque – e complimenti soprattutto per l’ottima “recitazione” in FOR FANS ONLY.
note: approposito di zombie. hai presente la tua introduzione a the walking dead in cui ammonivi a non proseguire la lettura per via della svolta dura e cruda della storia? beh, non ti ho dato ascolto. ho ancora i brividi.
“Ma li mortacci vostri!” Ahahahahahahah!!!!!