Meraviglie della natura#3 Andrea astuto pedinatore.
Martina: “Oddio.”
Io (che leggevo Tex che si trovava nel bel mezzo di una sparatoria e non sapevo se ne sarebbe uscito vivo): “E’ tutto a posto. Non ci pensare.”
Martina: Leggi che messaggio mi è arrivato oggi pomeriggio su Fb:”
Mauro (sempre più preoccupato per Tex): “Mbè? avrete scambiato due chiacchiere, lui s’è ricordato il tuo nome e t’ha aggiunta. Che problema c’è? Dai, è tutto a posto. Non ci pensare.”
Martina: “No, no! Io con lui non c’ho parlato! Questo è solo un tipo che stava in fila davanti a me alla cassa e mi ha fatto passare perché lui aveva un sacco di cose e io solo un barattolo di vernice!”
Mauro (tornando con nonchalance a sfogliare Tex spacciando la sua preoccupazione verso il ranger per reale interesse): “Avrà visto il tuo nome sul bancomat e, con sguardo rapace, se l’è segnato in mente. Ma è tutto… come dire… è tutto a posto, dai. Non ci pensare.”
Martina: “Ho pagato in contanti.”
Mauro: “…”
Martina: “Gli scrivo.”
Cinque minuti dopo…
Martina: “Leggi qua.”
Mauro: “AAAAAARGGGGHHHH!”
Martina: “Lo conosci?”
Mauro: “Le k. Porca puttana. Avvisami, no?”
Martina: “Hai ragione, scusa. Come sta Tex?”
Mauro: “Eh, s’è salvato per un pelo.”
Martina: “Fiuuu. Gli riscrivo.”
Due minuti dopo…
Martina: “Ma ti sembra normale?”
Mauro: “Bhè, sono anni che ha a che fare con la peggior feccia della frontiera, mi pare il minimo che riesca a cavarsela in queste situazioni evitando tutti i proiettili. E poi erano solo in sette contro di lui.”
Martina: “Parlo del tipo.”
Mauro: “Ci sono k?”
Martina: “No, solo abbreviazioni.”
Mauro: “Fsss. Leggimelo tu. Dai scherzo. Bhè… mi sembra un discreto coglionazzo. Diglielo!”
E appena dieci minuti dopo… LA RISPOSTA!
Proseguite solo se non volete scoprirlo leggendolo su Cronaca Vera:
S
P
O
I
L
E
R
Mauro: “E’ una cosa che può dar fastidio?” Non credo ai miei occhi. Ok che hai il potere di attirare calamità neanche fossi me, ma porca zozza questo è proprio un imbecille.”
Martina: “Sei un poliziotto e ammetti anche di aver abusato di quanto in tuo potere e me lo dici anche?!”
Mauro: “Ah, io mi riferivo al fatto che è un poliziotto che scrive “xche'” ma effettivamente anche il tuo appunto desta un certo interesse. Andiamo a cena?”
Martina: “Ah, aspetta. Ha scritto ancora:”
Martina: “Non ho parole.”
Mauro: “Io qualcuna si. E sono tutte bellicose. Chiamiamo, nell’ordine, Rrobe, un avvocato e i carabinieri?”
Martina: “No. Sono donna e odio proseguire per vie civili. Voglio fargli capire che ha sbagliato utilizzando un po’ di utero e un po’ di logica. Vedrai che capirà. Ma prima andiamo a cena.”
E così… passata la mezzanotte…
Martina: “Va bene, no?”
Mauro: “Mah… se la vuoi mettere sul dialogo…”
Martina: “Ma non sei tu quello che dice che il dialogo e il confronto sono necess…”
Mauro: “Si ma questo è un cazzo di poliziotto! Dovrebbe usare i suoi strumenti per servire e proteggere, non per pedinare le ragazze che incontra da Leroy Merlin e poi provare a rimorchiarsele su facebook!”
Martina: “Ma questo sarà un ragazzino… non lo vedi come scrive?”
Mauro: “Hai troppa fiducia nelle forze dell’ordine.”
Martina: “Ha risposto:”
Martina: “Mi sa che non m’ha capito.”
Mauro: “Maddai? E io ke pnsv fosse 1 sveglio!”
Martina: “Glielo rispiego.”
Mauro: “Ussignur.”
Martina: “Ora gli sarà chiaro che ha fatto qualcosa di grave.”
Mauro: “Ha capito?”
Martina: “No. Ma dice che sparisce.”
E il problema, con questi mezzi analfabeti è che quando dicono “Spariamo” non sai mai se intendono che si levano dalle palle o che usano la pistola.
Servire e proteggere, dicono dall’altra parte dell’oceano.
Chissà come dicono di qua.
Complimenti vivissimi. Un genio. Lui, intendo.
cioè: io TI DENUNZIO. perdio.
Spezzo una lancia a favore dell’Astuto Andrea però, perché parlando del dolce sguardo di Martina ha trovato il fegato necessario ad azzardare finanche un congiuntivo.
Che gli è pure quasi riuscito per intero, va detto.
Io direi che è una storia che fate bene a condividere. Tante volte la gente si perde solo sui massimi sistemi, sul dire che denunciare certe situazioni collettivamente è solo un punto di vista parziale, una presa di posizione da ostinati e contrari, che minchia se non hai niente da nascondere non devi aver paura delle Forze dell’Ordine. Oh be’ loro proteggono te e lo stato. Lo stipendio glielo paghi anche con le tue tasse eh.
Credo che nelle piccole storie si trova la conferma delle situazioni più ampie, è in storie così che capisci che c’è proprio qualcosa che non va…
Per quanto in certi momenti stavo per sorridere (insomma è lo scopo di come è scritto no?) sono semplicemente ALLIBITA.
il pra è pubblico, ma costa 20 euro risalire al proprietario! ora, se lo fa uno stalker qualsiasi è uno stalker raffinato e ha fatto un investimento, ma sospetto che un poliziotto possa accedere a simili dati gratuitamente, e questo non è tollerabile!
Volevo mettermi anche io dalla parte di Dario, a favore dei suoi ormoni scatenati da Martina, ma una conversazione privata col dott. Uzzeo, mi ha convinto che la mia tesi non regge.
Come dice Ivan, il pra è pubblico e mettiamo pure che questo abbia pagato i 20 euro… però poi se il mezzo non è di Martina, dovresti controllare lo stato di famiglia, e mica lo so se è tutto pubblico, e comunque tutto così immediato, in giornata.
Poi strani movimenti alla cassa, raccontatimi sempre in camera caritatis, mi fanno dedurre che questa è pratica studiata e ben praticata da tempo e con numerose donne.
Quello che a me spaventa, non è tanto l’abuso, ma l’uso bue dell’abuso. Rozzo, dichiarato, mostrato come coda di pavone, associato ad uso dell’italiano facoltativo e ad una fretta evidente di quagliare fisicamente….
Boh, cioè, Martina ha già Mauro, che è così. Se questo vuole avere qualche speranza, deve differenziarsi un po’…
cioè era uno sbirro?
In Italia dicono “sub lege libertas” che può voler dire “la libertà rispettando la legge” o “al di sotto della legge, la libertà” dipende dalle interpretazioni….
SPOILER
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Tex alla fine ce la fa (come sempre!)
MA prima di saltare subito alle conclusioni… Non è detto che quello fosse per forza un poliziotto.
E non ha fatto nulla che non potrebbe fare un normale cittadino.
Magari è stato un pò invadente, ma una visura al pra online costa 5 euro.
E in fondo è solo un uomo che ci provava, magari era timido e non riusciva a farlo di persona.
Non mi pare il caso di demonizzarlo.
Lui si è dichiarato poliziotto.
Dalla sua pagina fb risulta chiaro che E’ effettivamente un poliziotto.
E io, comunque, me la prendevo più col suo livello di alfabetizzazione che col suo imbarazzante tentativo di rimorchio! 😀
Quello che ha fatto quest’uomo è al limite fra un atto di romantica disperazione dissociato dalla realtà, perché è vero che il PRA è pubblico, e un abuso d’ufficio, perché è vero che è un poliziotto.
Se non fosse stato un poliziotto, sarebbe stato solo un atto di romantica disperazione dissociato dalla realtà.
Io mi terrei il beneficio del dubbio, prima di condannarlo a pieno titolo.
con questo post hai vinto un abbonato al feed rss 🙂
Il PRA è pubblico, e chiunque può consultarlo. Lo dice il poliziotto, ed è vero.
Dopodiché metti il nome e cognome su Facebook, e se la foto corrisponde è lei. Altrimenti ciccia: altro che stati di famiglia, ed altro.
Non saprei. Chiaro: dà fastidio. Ma da qui al “dagli ai poliziotti” ce ne passa. Alle volte ce l’avete con le forze dell’ordine con una violenza tale che a me, privato cittadino, fate paura. Forse più dei poliziotti onesti.
Cos’ha fatto, questo ragazzo? Ha scritto a una ragazza su Facebook. Avrebbe potuto essere un architetto, a far la stessa cosa. E voi che avreste detto? “Merda di un architetto”? Non credo.
Era una cosa innocua, tutto sommato. Fosse sfociata nello stalking, avrei capito. Ma si è chiusa in cinque messaggi.
E temo molto di più questo vostro incancrenirvi, questo vostro “è uno sbirro”, che non un ragazzino che s’è trovato davanti una bella ragazza, e ha provato a conoscerla.
Se non era un poliziotto era semplicemente uno stalker. E credimi non so se sia meglio. Non ci trovo niente di romantico. Ma sarà che io ho un’altra idea di romanticismo, quello che a volte “se la vita smette di aiutarti, è più difficile dimenticarti, di quelle felicità intraviste dei baci che non si è osato dare, delle occasioni lasciate ad aspettare , degli occhi mai più rivisti.” bla bla bla come cantava uno di questa terra qui.
Ma io forse sono femmina, la vedo in un modo diverso e penso che tutto questo sia agghiacciante. Non ci trovo niente di dolce sinceramente, e l’unica cosa di disperato che vedo qui è l’incapacità di scrivere in Italiano… 😉
gatto nero, ma uzzeo, che ora tace, dice che il mezzo non era intestato a lei, ma ad altro membro della sua famiglia. Allora come ha fatto a trovare il nome di lei?
Cerchi per cognome e scorri lista delle foto su FB… non cì vuole l’ispettore Colombo
Ne escono Nmila con quel cognome, e le foto non mi paiono rivelatrici.
Dai, è uno goffo, rozzo, ignorante, ma sicuramente non è il peggior criminale che ci sia in Italia.
Ma altrettante sicuramente, la cosa è inquitante, non fosse altro perché è uno che pensa che dichiararsi poliziotto e dichiarare che grazie a quello, può rintracciare le persone, in una conquista, sia un fattore determinante…
Anche togliendo lo stalking, la polizia dovrebbe avere un contegno superiore al resto dei privati cittadini, almeno quando si presenta come polizia…
A parte per cognome su fb puoi aggiungere anche l’aera geografica alla ricerca eh
@Gatto nero
Quale è la “violenza” o l'”incancrenimento” che leggi dal mio post?
A me sembra di aver semplicemente ironizzato e messo alla luce un comportamento (purtroppo frequente) che è avvenuto sotto i miei occhi.
Ora, a te sembra più “sbagliato” (diciamo così, va) questo mio post, che il fatto che un poliziotto mezzo analfabeta pedini una ragazza per segnare il suo numero di targa per poter risalire al suo nome e poi bullarsene con lei (“trukki del mestiere” “sono un poliziotto”) invece di, quantomeno, tenerselo per sè?
E comunque, tornando al tuo esempio, per me c’è una grossa differenza se a comportarsi in questo modo è un architetto o una qualsiasi altra categoria sociale rispetto ad un tutore dell’ordine.
Ma questo stato ti ha abituato a pensare che possono fare ciò che vogliono e come lo vogliono.
Ah, per inciso, nessuno se la prende con Andrea perché è un criminale.
Si resta soltanto perplessi davanti a tanta sbandierata cialtroneria.
Martina, ingenuissimissima e melodrammaticissima ^_^
Insomma,credere che uno sbirro paghi per delle malefatte, è un paradosso!
Come vedi dai Mauro-clips, gli sbirri sono assai merde.
Forse questo era anche tranquillo, alla fine x interesse ci sta di cercare un numero di tel, darsi da fare per corteggiare, ecc.
Se hai i coglioni e sei un uomo la donna la fermi e ci parli, sennò vai per mezzucci come ha fatto lui,perchè abusatore di potere.
Poi quando gli arrivano questi sonori NO, si sfogano a bastonate in fronte e sulle braccia sul primo 15enne incensurato che va a manifestare per avere un banco di scuola o semplicemente xgioco, da bambino quale è. Ecco la struttura tipo del parassita statale armato…
A.C.A.B., sempre…
Bocchio, stai solo a rosicà, che avevi pronta la stessa tattica con Martina, ma la volevi mettere in atto la prossima domenica!!!
Con tutte ‘ste chiacchiere mi sono scordato di salutare Akab (con la k), sor carletti, sommo decu, il black bocchio e di dare il degno benvenuto a GCarlo!
In Italia tendiamo, con una pacca sulle spalle, ad assolvere chi fa una cazzata in modo eccessivamente semplicistico.
Non voglio demonizzare Andrea nè la categoria (perchè penso che all’interno del corpo ci siano cazzoni ma anche persone di tutto rispetto), ma io ritengo che sia una violazione pesante della privacy di una persona segnarsi il il suo numero di targa, risalire al padre della ragazza a cui è intestato il motorino, andare sul fb del padre della ragazza e da li risalire alla figlia.
Allo stesso modo non avrei approvato se lo avesse fatto un architetto, ma ritengo che sia più grave se lo fa un poliziotto, quella figura che dovrebbe tutelare gli altri dagli archittetti molesti (chi ha detto Ted Mosby? 🙂 ) e invece si trova a molestare lui stesso… poi “modo romantico”?
Ma cosa? Sarebbe stato romantico se invece di seguire la ragazza per prenderle il numero di targa l’avesse seguita per dirle “ei mi piacerebbe non perderti di vista possiamo restare incontatto su fb?”
Basta. Dico Basta pacche sulle spalle.
Oggi incontri una ti piace la segui e usi il suo numero di targa per rimorchiarla.
Domani sempre in fila da Leroy Merlin incontri uno ti sta sulle palle lo segui e prendi il suo numero di targa per creargli problemi.
Basta pacche sulle spalle.
La pacca sulla spalla di oggi legittima un comportamento peggiore domani.
Cresciamo e assumiamoci le nostre responsabilità. Che questo paese ne ha bisogno.
Sapete qual è la cosa più disturbante? L’accostamento fra sto povero ragazzotto, sicuramente un po’ ingenuo, e le immagini di violenza successive.
Come a voler dire chissà che.
Quando l’informazione viene manipolata in questo modo, a me vengono i brividi. E m’incazzo, perché a farlo sono persone che inneggiano alla libertà e alla giustizia.
Ma pensa, Gatto, secondo te non è voluto?
E poi la violenza è la mia che mostro quelle immagini e non chi le ha messe in pratica?
E non le ho giustapposte per “voler dire chissà che” ma per voler dimostrare che dietro quelle divise e quei manganelli, spesso ci sono degli impacciati semi analfabeti che non si rendono conto delle cazzate che fanno.
E sul concetto di “manipolazione dell’informazione” vallo a cercare altrove, che qui non attacca.
È più sbagliato il tuo post. Perché il bullarsi gliel’hai messo in bocca tu. Perché sto ragazzo sempliciotto, magari giovane ha commesso sì una leggerezza, ma non si è bullato di nulla: ha risposto a una ragazza preoccupata, e forse – nella sua testa, poverino! Ma è un ignorante, no? Lo scrivi tu – ha pensato che rivelare il suo essere poliziotto potesse tranquillizzare una bella ragazza che gli piace e che si è dimostrata preoccupata.
Perché sapete, c’è anche gente che ci crede veramente, in quel lavoro. E pensa che i poliziotti siano i buoni. E – incredibilmente – non è che TUTTI i poliziotti o le forze dell’ordine siano cattivi.
“Non sono un pazzo criminale, sono solo un poliziotto che ha l’occhio per le targhe”.
L’inseguimento l’avete visto voi, perché sto cazzo di motorino l’avrà parcheggiato da qualche parte, Martina. E lui era *dietro di lei in cassa*, mica ha aspettato che lei uscisse per controllarne la targa.
Questo racconto ha un bias enorme: il bias di chi vede le forze dell’ordine come il demonio. Lo dimostrano i video, lo dimostrano i toni, lo dimostrano i commenti.
A me questo ragazzo non sembra un demonio. È ingenuo, forse, è incosciente nel fare una cosa che poteva essere interpretato in questo modo.
Ma le cattiverie gratuite, le illazioni, gli insulti, quelli non se li meritava proprio.
Al di là di tutto…trovo ammirevole la perseveranza di “martina” nel cercare di spiegare dove fosse il limite valicato 😀
POST SCRIPTUM
Mi spiace, Mauro, ma non voglio convincere nessuno e forse questo confronto è andato avanti anche troppo. Trovo triste questo post, per quello che dice e quello che vorrebbe dire, e per come lo dice, e per l’utilizzo di una persona che – cazzarola – non ha mostrato *nessun tipo di sentimento negativo*: non ha menato nessuno, non ha manganellato nessuno, non ha sparato a nessuno, non ha parlato di odio, non ha mancato di rispetto a nessuno (tanto che si è subito eclissato, appena ha capito che la cosa aveva infastidito).
Questo voler passare sopra tutto e tutti per dimostrare la propria posizione (“le forze dell’ordine sono fatte di ignoranti pericolosi, guardateli! tutti a manganellare!”), questo ignorare il valore delle persone, ecco: questo non mi piace.
Poi tu sentiti libero di pensarla e di comportarti come vuoi, ma io non credo che – con questo post – ti sia dimostrato migliore delle persone contro cui hai puntato il dito.
Buone cose, però.
Claudio
“Perché il bullarsi gliel’hai messo in bocca tu. Perché sto ragazzo sempliciotto, magari giovane ha commesso sì una leggerezza, ma non si è bullato di nulla”
Ma sai leggere Claudio? (scusa ma non ce la faccio a scriverti “ma sai leggere gatto?” 😀 )
Quando lui scrive: “Trukki del “mestiere” :P” si sta bullando. Questo si intende per bullarsi. Sta ammiccando sul fatto che lui l’ha rintracciata utilizzando , per l’appunto, uno dei “trukki” del suo “mestiere”.
“L’inseguimento l’avete visto voi, perché sto cazzo di motorino l’avrà parcheggiato da qualche parte, Martina. E lui era *dietro di lei in cassa*, mica ha aspettato che lei uscisse per controllarne la targa”
Ma cosa stai dicendo? Martina era in fila alla cassa. Poi è andata verso il motorino che, per come è situato quel Leory Merlin, è al piano di sotto in un immenso parcheggio. Lui l’ha seguita di nascosto e ha segnato il numero della targa. Questo per te non vuol dire inseguire una persona?
Terzo punto. Il bias che è solo nella sua testa.
Nessuno dice che quel tipo sia un demonio, più che altro un coglione. Il che è peggio perché di questo coglione, un giorno, potremmo avere bisogno.
Gatto Nero, permettimi: a questo punto sei veramente preoccupante. Hai scambiato l’ora di educazione civica a scuola, per quella di religione. Hai pensato che fosse facoltativa, e andavi fuori a trattare col bidello sul prezzo della pizza bianca con la mortadella…
“Sono un poliziotto e ho usato la targa del tuo motorino”.
Ecco, io per sbaglio ho fatto il militare. Qualche cosa ti insegnano, per fare il militare.
E quello che ti insegnano, mentre fai il militare, è che o questa cosa che hai scritto è vera, e allora è illegalissima e preoccupantissima. E se qualcuno la rende pubblica, tu poliziotto finisci in guai serissimi; oppure questa cosa è falsa, e allora ancora peggio forse, perché se qualcuno la rende pubblica, tu sempre nei guai serissimi finisci. E visto che te lo spiegano 12 volte al giorno, quanto e come puoi finire nei guai, con questa cosa, se tu lo fai lo stesso, sei un deficente e un irresponsabile. Perché sei un tutore dell’ordine. C’è abuso di ufficio. Donne di mezzo. Cioè, se questa cosa finisce in mano a Loredana Lipperini, per dire, in meno di 20 minuti questo finisce in mezzo alla strada. E non perché qui siamo tutti cattivi o zecche punkabbestia. Ma perché c’è un regolamento grande tanto così, che lo impone.
E se tu sei tanto deficente ed irresponsabile da fregartene e scriverlo proprio, chi sei e cosa stai facendo, a me fai paura.
Ma queste cose, appunto, sono cose da mondo civile, oggi qualcosa di ormai assolutamente superfluo…
Quando ha scritto TRUKKI in quel modo dovevate capire subito con chi avevate a che fare.
Mi associo con il Gatto Nero. Il tipo in questione ha fatto una cazzata, ma l’associare questo con una generalizzazione di tutti i poliziotti mi pare eccessivo. Tra i poliziotti ci sono le teste di cazzo come in qualunque altro mestiere. E’ vero, gli antisommossa li scelgono apposta “motivati”, ma non tutti sono così.
L’episodio alla Diaz? Vergognoso. Le battaglie in Val Susa? pure. Però io della Val Susa so anche che quando c’era da intervenire per dare una mano ai poliziotti contro i manifestanti (quelli violenti, non quelli pacifici) ordini dall’alto l’hanno impedito per dipingere la polizia come vittima assediata. E allora non biasimo se un poliziotto costretto a ritirarsi in formazione a testuggine abbia lanciato una pietra per difendersi dalle 20 che gli arrivano addosso, solo perchè i vertici si voglion parare il culo. Certo lo biasimo se tira i lacrimogeni ad altezza uomo ad un poveraccio disarmato. Io in Val Susa non ho visto così netta la linea tra ragione e torto; ho visto sbagliare da entrambi gli schieramenti: dopotutto i “Black Block” eran gente del posto, parlavano piemontese. Eran pochi rispetto ai pacifici, ma abbastanza da creare problemi.
Nei paesi civili hanno le munizioni di gomma, qui no: sapete perchè? Perchè non ci sono le armi compatibili. E sapete che armi sono quelle che usano i proiettili di gomma negli U.S.A.? Beretta. Solo che quelle qui in Italia sono leggermente diverse e nessuno si preoccupa di sostituirle. L’altro giorno ho letto sulla Stampa dei tagli attuati alla Polizia: non hanno nemmeno i soldi per pagarsi la benzina. Dall’altra parte dell’Oceano diranno servire e proteggere, ma è sicuramente più facile se hai i mezzi adatti.
Non sto dicendo che i poliziotti sian dei santi, sto dicendo che son persone normali. Hanno del potere ed il potere corrompe le persone, vorrei dire talvolta, ma qui in Italia sembra accadere fin troppo spesso. Ma non son tutti uguali. Ci son quelli che si fanno anche il culo per servire e proteggere. E di questo non si parla mai. Perchè è più facile lamentarsi.
Ripeto il ragazzo ha agito da coglione, confermando tutte le barzellete sulle forze dell’ordine in circolazione, ma con quei video finali sembrava che tu volessi fare di tutta l’erba un fascio…
Scusa se sono sembrato aggressivo, non ne ho intenzione. E’ che son grezzo. E non uso le faccine. Però sarebbero sorridenti. Il post per il resto è bellissimo. Come gli altri. Soprattutto la presa in giro del linguaggio da “bimbominkia”.
Ciaoo.
Ciao Alberto, e grazie per il tuo intervento che, per quanto tu dica di associarti a Gatto Nero, è lontano anni luce dalle sue prese di posizione.
Condivido assolutamente con te la certezza che non debba esser fatta di tutta l’erba un fascio e che sicuramente qualche buona mela, lì in mezzo, ci sia.
Quello che faccio nel post però è mettere in luce un fatto e una persona (una “meraviglia della natura”) che fa un utilizzo sbagliato di quanto in suo potere e di quanto, il suo ruolo, permetterebbe.
E accostarlo alle conseguenze più nefande di un comportamento simile.
Vedi, io scrivo fumetti, portare alle estreme conseguenze un mio comportamento sbagliato vorrebbe dire far perdere qualche lettore al giornalino che scrivo.
Portare alle estreme conseguenze il comportamento di persone come Andrea (così come di un certo tipo di medici e di persone che comunque – per lavoro – si preoccupano di gestire altre persone) conduce a situazioni preoccupanti. Molte delle quali sono sotto i nostri occhi quotidianamente.
Un abbraccio!
m.
mi piace la tesi di Alberto e Gatto Nero.
“Ciao Martina, sono un inquietante stalker. Però non ti preoccupare, sono un poliziotto, ci sono io, per proteggerti!”
Certo, molto rassicurante, come concetto.
Brutto e cattivo Mauro, che non lo capisci…
C’hai ragione Mauro. Non parliamo del testamento biologico di questi giorni che se no mi vengono tanti di quei moccoli… Capito il tuo punto di vista. Sì, diciamo che quello che ha fatto lui l’avrei potuto fare anch’io perchè il PRA è consultabile a tutti, ma non tutti ne sono a conoscenza, e probabilmente a questo si riferiva il *non leggere perchè seguono K a sproposito* “trukki del mestiere” *puoi leggere*. In questo caso non ha fatto un cattivo uso del suo potere (ché l’avrei potuto fare anch’io), ma probabilmente l’essere un poliziotto lo avrà fatto sentire più legittimato a fare una stronzata del genere, sebbene al contrario proprio per il suo ruolo dovrebbe a maggior ragione sapere cosa si può fare e cosa no. Ma questi son solo sofismi da saputello, scusami (faccina sorridente). A nessuno piaccion i saputelli.
E Corby, non è quello che intendevo dire. E’ che a mio avviso mettere i video finali così per rimarcare che il ragazzo è un idiota è inutile e può fuorviare, come è successo a me. Voglio dire, la conversazione su Fb è più che sufficiente per farsi un’idea di quale magnifica meraviglia della natura lui sia, sia per quel che ha fatto che per come l’ho enuncia (scusate l’ho imparata oggi ma non so ancora bene come si coniuga… ok battuta scema). I video mi son sembrati gratuiti, tutto qua.
Il mio esser d’accordo con Gatto Nero era sul connubio piciu-immagini di violenza successiva. Quello che ha scritto dopo non l’avevo più letto perchè sono lento a scrivere e in quel momento io stavo scrivendo (qualcuno mi dia un dizionario dei sinonimi), ed effetivamente è diverso da quel che ho scr…espresso (trovato!)
Grazie della puntualizzazione Mauro. Ho capito meglio cosa intendevi.
Buona serata! Ciaoo
Come mai “so’ ragazzi che rimorkiano” quando so’ guardie, e “so’ professionisti del disordine” quando so’ ragazzi che spaccano una vetrina ?
E’ abuso d’ufficio usare i “mezzi del mestiere” per farsi i cazzi propri.
E questo e’ _stupro_ http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=140689
Dov’e’ che si fermano col ragionamento quelli che difendono il “povero ragazzo” ?
Mettere un video sotto l’articolo che ricorda quello che fanno le guardie quotidianamente, non e’ disinformazione, e’ supplire all’impunita’ diffusa che vivono queste persone perche’ devono rappresentare “i buoni”, col beneplacito dei giornali.
E buoni non lo sono, manco per il cazzo. Ma solo servi, dei servi.
Ora e sempre: ACAB.
Non mi rispondete, non la leggero’ mai. Sono solo qui di passaggio.
Ciao.
i video finali sono fuori luogo. Concordo.
Ma non perché eccessivi.
Ma perché abbastanza fuorvianti, sulla questione. Perché il pericolo del poliziotto che strasrborda, non è tanto quello che emerge dai video, perché in quei casi si tratta al 90% di violenza di Stato e al 10% di abuso di potere e stupidità del singolo forzuto dell’ordine.
Il pericolo di un poliziotto che invece perde il senso di quello che fa, del regolamento che gli hanno insegnato per mesi, del significato di cosa è illegale, cosa non lo è (visto che deve riconoscerli, per agirci sopra) è l’abuso quotidiano, singolo.
Dire “sono un poliziotto” è una cosa da non dire assolutamente alla leggera. Non esiste come concetto. Se un poliziotto ti ferma, anche in borghese, e si identifca come un poliziotto, da quel momento in poi, le regole di interazioni cambiano, rispetto a quelle tra due privati cittadini. Lui ha un potere su di te immenso. Può trattenerti per accertamenti e tu ci devi stare. Tu non puoi rispondergli male, non puoi toccarlo, o meglio, puoi farlo, ma a quel punto la legge cambia, rispetto alle stesse cose fatte a un normale cittadino.
Lui può chiederti tutto, tu puoi anche non sapere nulla da lui.
E lui queste cose le sa benissimo. E se non le sa, è ancora più grave.
E’ come un insegnante con gli alunni di una classe elementare, 100 volte di più. Non puoi usare il tuo ruolo per faccende private, che violano proprio quello che tu sei chiamato a fare, in quel ruolo.
Fosse stato un architetto, conoscendo i problemi di disfunzione erettile di cui soffre Mauro da anni, oltre alla sua grave aerofagia, Martina sicuramente sarebbe già scappata con Andrea. Perché alla fine un architetto che si sbatte senza “trukki del mestiere” per una ragazza che gli piace, forse fa pure colpo e fa pure ridere, nella sua casineria.
Un poliziotto, che ci tiene ad identificarsi come poliziotto, che usa il concetto di essere poliziotto come strumento di interazione tra sessi, è inquietante e illegale e basta…
che poi veramente, con Mauro come concorrente, gli sarebbe bastato veramente un nonnulla, ed era fatta…
Io non voglio entrare nella questione legale o illegale…
ho letto questo post perché segnalato da un amico, e sono arrivata un po’ in ritardo e forse il commento lascerà il tempo che trova, ma ci terrei comunque a condividere con voi un pensiero.
La parti aberranti della storia sono parecchie, ma una sopra tutte: la totale immaturità espressa dal “poliziotto” come essere umano. Concetti come persona, onore e servizio non possono essere collegati a un comportamento del genere. Fare il poliziotto non dovrebbe essere un lavoro “normale”, come quello di ogni ufficiale pubblico. Come rappresentante dello stato non puoi e non devi andare in giro a fare lo zarro e trattare le donne come prede in un gioco di “caccia”.
Pensate che la vostra “sicurezza” è in mano alle decisioni prese da persone così.
Non è voler fare di tutta l’erba un fascio, ma a livello di Arma e a livello sociale non dovrebbe essere tollerato un atteggiamento del genere, anche se “legale”.
Che tipo di decisioni potrà mai prendere una persona che si esprime in questo modo in un momento di crisi?
Non ha rispetto e non lo avrà in quel frangente.
In fondo nessuno è mai cattivo, si spostano solo i limiti piano piano. La banalità.
Alcune riflessioni (non sugli avvenimenti di cui abbiamo parlato in privato e di cui sai come la penso):
1° – ci sono un sacco di coglioni in giro. Alcuni sentono la necessità di commentare sui blog. Certe volte mi deprimo.
2° – Io, fino a quando non esce il Tex del mese prossimo, sarò in apprensione per il ranger.
ao, mi intrometto in modo coatto…
che minchia di discorsi si pretendono di fare con uno così? questo sta foriiii!!!! Martina la prossima volta chiamami e ti faccio vedere come ricorrere a un discorso diverso dall’utero e dalla logica! 😀
modalità coatta conclusa!
bacini coccolosi a tutti!
Non tutti gli imbecilli hanno la fortuna di poter avere per amico un Cyrano de Bergerac…
… e comunque sono d’accordo con te Mauro, e la triste realtà è che nessuno educa costoro (ma in generale chi lavora per la collettività) all’etica del servizio. Nessuno.
non capisco che ci sia di male quello ha solo voluto rintracciare la ragazza perche era timido ..e poi avere un ragazzo poliziotto e come avere una sicurezza in casa..