Classifica dei Perché che non mi fanno dormire.
20 ottobre 2010 da Mauro
3) Perché freddo cane?
2) Perché carta da parati e non da pareti?
1) Perchè Darren Aronofsky girerà Wolverine 2?
3) Perché freddo cane?
2) Perché carta da parati e non da pareti?
1) Perchè Darren Aronofsky girerà Wolverine 2?
3) mi viene da pensare “perché morde”
2) credo che sia proprio la definizione dell’oggetto, il suo nome, non la descrizione dello stesso. In sostanza, la “carta da parti” è carta per pareti.
1) perché è amico di Kent Williams. Perché il suo “The Wrestler” qualcosa a che spartire con la migliore poetica di Wolverine ce l’ha e perché immagino che sarà più un reboot che un sequel. E poi ho una voglia matta di vederlo.
3) ma parecchi animali mordono anche di più. Chi ha deciso che la tara per il morso del vento fosse proprio il cane? 🙂
2) Ma sarebbe più comodo e diretto. Poi immaginatelo detto in sardo (visto che ho esperienza) “carTTaDDaPPaRRati” = carta d’apparati. E’ scomodissimo. Propongo una modifica.
1) Guarda, riesco a provare entusiasmo solo se gli applico questi elementi:
1 – il titolo: LOGAN
2 – Marisa Tomei (silver fox? si. Anche se non ha quei lineamenti. O una regina di Madripoor)
3 – la presenza di questo dialogo:
Logan: Mitici anni 80 imbattibili!
Marisa: Ci puoi giurare, Claremont era imbattibile!
Logan: Miller!
Marisa: Byrne!
Logan: Poi Larry Hama, quel finocchio, è arrivato a rovinare tutto, fine!
la carta da parati potrebbe indicare, più che la parete, una “paratia” cioè una superficie di rivestimento verticale.
Almeno sul cane ho la risposta (rubata a focus)
Il cane è stato nel passato simbolo del freddo: quello che oggi è uno degli animali domestici più coccolati e privilegiati dall’uomo non ha sempre avuto sorte benevola. Ci sono stati tempi in cui il cane era costretto in catene, privato del cibo per aumentare la sua ferocia contro intrusi e ladri e lasciato all’addiaccio e fuori dalle abitazioni a causa delle malattie infettive da cui era afflitto.
L’accezione negativa di cane, cui fu associata l’idea di disgrazia, si può far risalire anche all’antico gioco dei dadi diffuso presso i Romani: il “colpo del cane” era infatti quello più sfortunato, in cui tutti i dadi lanciati segnavano il punteggio inferiore.