NERF WAR!!!
Dopo aver conquistato Romics ed espugnato casa Tsunami, l’Armata delle TeNERFe è pronta per un primo punto della situazione.
Armata composta per la maggior parte, ricordiamolo, da stimati ed insospettabili professionisti:
Roberto “mai pronto alla resa” Recchioni
Riccardo “andai in puzza ma tornai giusto in tempo per dimostrare il contrario” Torti
Elena “Last girl standing” Cecchini
Flaviano “finestra sul cortile” Armentaro
Mauro “le regole me lo puppano” Uzzeo
Giacomo “piego il vento ai miei voleri” Bevilacqua
Elisabetta “prima spalare merda, poi sparare” Melaranci
Valeria “trigger happy” Gobbato
Lorenzo “senza rancore, t’ammazzo” De Felici
Federico “non sorrido, t’ammazzo” Rossi Edrighi
Annalisa “sorrido ma t’ammazzo comunque” Leoni
Giovanni “omicidio in conferenza” Masi
Marco “Jason” Melaranci
Maria Rosaria “sparo non solo in foto” Giampaglia
Alessandra “ti aiuto passandoti un’arma scarica” Fortuna
Giulio “serious man” Gualtieri
Sabrina “furia bionda” Ariganello
Alessia “ugola esotica” Pastorello
che, per il momento, si sono sfidati su queste modalità di gioco qui:
e
Per Elimination, abbiamo giocato la 3×15. Due squadre, tre “vite” a testa, chi viene colpito alza per 15 secondi l’arma e può, al massimo, racimolare proiettili. Mattatori assoluti Giacomo ed Elena, il primo per la tattica dell’utilizzo del vento al proprio favore, la seconda per essere sopravvissuta al massacro della sua gang riuscendo a fuggire indenne dalla tana da cui aveva decimato la squadra nemica, evitando la totalità dei fucili puntati contro di lei e seccando altri due rivali dopo averli aggirati. Peccato siano stati entrambi fatti secchi dal mero numero superiore degli avversari. Applicata a casa Melaranci è la modalità che porta più facilmente alla morte o allo stallo a causa del gran numero di insospettabili nascondigli (in ognuno dei quali sono nascoste cibarie di prima e seconda necessità) e di trappole naturali che susciterebbero l’invidia di Jigsaw.
Capture The Flag viene giocato sempre da due squadre ed è un delirante ruba bandiera a tripla velocità in cui devi riuscire a portare lo stendardo nella tua base cercando di evitare la pioggia di proiettili avversari che sfreccia da ogni direzione. Se lo stendardo è composto da una mutanda pirata di Tsunami, la sfida è ancor più divertente in quanto colui che per primo riesce a raggiungerlo non può evitare di restare paralizzato e chiedersi per QUALE occasione, Betta abbia deciso di comprarle. Probabilmente un appuntamento con Willy l’Orbo.
Assassin è paranoia pura. Sul tuo foglietto c’è il nome della persona che devi fare fuori, ma non sai chi, degli altri, ha estratto proprio il TUO nome. Chiunque può essere un nemico. Sicuramente la modalità più intrigante e dipendente dal luogo di gioco, chiaro infatti che più gente c’è, più divertente è giocarci. Centri commerciali, convention, luoghi d’aggregazione generici, l’avversario può nascondersi ovunque. Tra le sedie di un cinema, mano nella mano con una sconosciuta, ma molto più spesso è esattamente dietro di te.
Come era prevedibile, Humans vs. Zombies è la modalità per cui le Nerf sono state inventate. Giocarla nella lovecraftiana casa di Tsu, con i cunicoli dalle prospettive impazzite, le catapecchie nel giardino piene di rovi, le merde ritornanti e i cani ciechi, ha reso il tutto una sorta di credibilissimo Resident Evil at Cicero’s Necks in cui la squadra degli Umani, asserragliata dentro casa, cercava di proteggersi dalle orde Zombie che le tentavano tutte pur di entrare e zombizzare più gente possibile. Molto apprezzate le interpretazioni delle zombette e un ringraziamento a Federico per non aver mai detto “cervelli” restando fedele al dogma romeriano.
Le armi.
Ne esistono decine, noi al momento si gioca con:
Maverick (la compatta)
leggera e maneggevole, può funzionare se si compete con avversari muniti della stessa arma, altrimenti gli verranno sicuramente preferite la
Deploy
funzionale e meravigliosa già dal momento in cui viene “attivata”. La sciantosa delle Nerf rispetto a quella che per me ne è la REGINA:
la RAIDER
che, con i suoi 36 proiettili a fuoco multiplo, non teme rivali (provate a usarla tenendo premuto il grilletto e ricaricando a ripetizione)!
Elena è invece la felice proprietaria di una
Firefly (la sborona delle Nerf)
che spara proiettili luminescenti e a ventosa.
Tra queste, le più performanti in battaglia sono Deploy e Rider che hanno la possibilità di caricare la pizza da 36 proiettili. La Rider vince dal punto di vista del fuoco multiplo ma ha il problema d’incepparsi relativamente spesso (a me, in 6 partite s’è inceppata 3 volte!) e un brav’uomo come Lorenzo rischia di finirci secco, mentre la Deploy non causa problemi imprevisti ma necessità di costante gioco di ricarica & grilletto.
Le modalità di gioco non presentano eccessivi bug tranne Assassin per la quale ci siamo incartati nel momento in cui la persona eliminata aveva il bigliettino col nome di un altro giocatore precedentemente eliminato.
Per giocare con le Nerf è assolutamente necessario accettarne l’aspetto ludico e la fiducia reciproca su cui tutto si basa. Il giocatore si considera “colpito” dal momento in cui l’avversario lo dichiara. E poco importano le chiacchiere o le polemiche: il giocatore è colpito. Anche se il proiettile non l’ha nemmeno sfiorato e il suo “assassino” s’è semplicemente sbagliato.
Può sembrare una rogna ma è meno fastidioso di come appare anche perché l’alternativa sarebbe l’inserimento di figure “arbitro” in campo.
Naaaaaaaaaaaaaaaa.
Per il momento accontentatevi di qualche foto (che già compromette abbastanza i partecipanti), nei prossimi giorni anche qualche video.
Cominciamo dalla Padrona di casa in posa da signorinella.
Il di lei fratello.
L’Organizzatore
Il Sorridente
La Sorridente
Ed infine Il Colpito
che ammette di aver indossato questa maglietta con la chiara intenzione di facilitare la vita alla squadra avversaria.
Modalità: bonaria ironia. Voglio che sia chiaro. Zero polemiche. Zero.
Ma voi ve li vedete, non so, Muccino, Virzì e Salvatores con le pistole di plastica?
O, boh, Lucarelli, Scurati e De Cataldo?
I fumetti sono proprio un mondo a parte. Bah, forse è meglio così.
Non ce la si tira, non ci si annoia.
Ciao Tito!
Ma il problema non è tanto che non riusciamo a immaginarceli che giocano con le pistolette di plastica (ehi sono pur sempre dei signori che hanno passato gli anta da un pezzo!) quanto che invece riusciamo BENISSIMO a immaginarceli passare la domenica pomeriggio seduti sui divani di Buona Domenica affiancati da ex gieffini ora opinionisti e soubrette alla ricerca dello scandalo che possa cambiargli la vita.
Mondi e ambienti diversi forse ma neanche tanto, ci sono anche fumettari che mai e poi mai prenderebbero una di queste cose in mano così come registi e attori che m’hanno chiamato dicendomi di invitarli la prossima volta.
Penso che la differenza sostanziale la faccia, più che il mestiere, il fatto che siamo un gruppo di amici che ama passare il tempo insieme cazzeggiando e che i nostri budget non ci permettono di sfidarci a yahtzee su uno yacht circondati da veline.
Al massimo possiamo attaccarne uno con i nostri proiettili di gommapiuma!
WEEEEE AAAAAARE THEEEEE NEEEEERD. WEEEEE AAAAARE THE CHIIILDREEEEEN!!!!
😀
I fumettisti sono quegli esseri superiori che non si dimenticheranno mai di quando erano bambini, anzi ne fanno tesoro.
Hai ragione, Mauro. Leva pure il forse, nel mio commento.
È meglio così.
Sono proprio diventato un vecchio brontolone, abbiate pazienza. Diecimila volte meglio le pistole di plastica dei salotti delle domeniche televisive.
(Di quando ero bambino, però, preferisco dimenticarmi. Mi diverto di più adesso, non che ci voglia molto.)
Pace e amore
TF
(però io sono una di quelle bambine che diventando grande sperava di non diventare come quei grandi che si dimenticano di essere bambini. quei grandi sono musoni, sono brontoloni, non si prendono con leggerezza. e poi a quei grandi non piacciono i bambini. neanche se sono degli altri… così giusto perché quando li ho visti spararsi al romics ho sorriso davanti a questi adulti che riescono a essere meravigliosamente bambini… forse per questo sono dei visionari e non possono fare a meno di raccontare tante storie…)
Anch’io penso che il mio momento migliore sia l’oggi (ci feci un post qualche tempo fa) e più torno indietro con la testa e più mi viene l’ansia!
Comunque sappi che sei ufficialmente invitato ad una sortita romana con tutta la famiglia.
Ma i tuoi figli giocano in squadra con me ehehehe!
grandi.
La mia espressione è minacciosa quanto questo coniglietto nano … http://mfrost.typepad.com/photos/uncategorized/2008/03/25/2213390929a6434088898o1.jpg
un conciso e pulito riassunto della prima Nerf War.
Me sei piaciuto!
Ma alla prossima partita proviamo la combo in cui salgo sulle tue spalle e spariamo insieme… tranquillo, ho una buona stretta di gambe e NON sono un peso piuma!!muhahahahah
Ci conto, Mauro! Grazie.
GENIALI!!!!! peccato che non possa partecipare in questo periodo!! se no… CARICAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!! EHEHEHEH !!! GENI!
Ma nella modalità “Assassin” se uno pesca il bigliettino col suo nome vince facile o deve, come Risiko, conquistare 24 territori a sua scelta?
Ma ci credete che stanotte mi sono sognata pistole NERF?
C’è chi controlla che tu non possa pescare te stesso.
e che magari ti mette pure dietro degli assassini nati 😀
Voglio giocare pure iooooooooooooo!
Ma proprio ora che me ne sono andato da Roma? …
ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
anche se sono una femmina ste cose mi piacciono un botto le adoroooooooo
:):)::):):):):):):):)