Draquila 2: prime indiscrezioni.
Sono appena iniziate le riprese di quello che viene già annunciato come il film più atteso dai tempi del suo illustre precedente, quel Draquila, da tempo recensito su queste pagine.
Se il primo puntava tutto sulla geniale intuizione di accostare il film di genere catastrofico (si ipotizzava il crollo, causa terremoto, di un’intera città) ai giochi di potere tipici della terapia della shock e agli scandali di un premier talmente caricaturale da non risultare mai completamente credibile (chi crederebbe che in uno stato democratico, simili personaggi d’operetta possano ergersi al di sopra di ogni legge?), con questo secondo episodio, come spesso accade nei sequel, si preme decisamente sul pedale dell’acceleratore.
Il governo lucrava sulla distruzione della città? Bene.
Non resta altra soluzione che alzare la voce e marciare fuori dai confini prestabiliti.
Fuori dalle gabbie, dalla città al mondo.
Dai primi video che circolano in rete
si intuisce che un esercito composto da 5000 spietati zombie terremotati metterà sotto assedio la capitale pur di ottenere giustizia e per quanto riusciamo a capire dai materiali trafugati sul set:
ci dobbiamo aspettare anche una decisa virata sull’action.
Sembra persino che gli eventi del film verranno raccontati in tempo reale dai tg nazionali nelle pause tra un servizio sull’unghia incarnita dell’alluce di Belen e le reazioni indignate del parlamento in seguito alla visione dell’unghia incarnita dell’alluce di Belen.
Se gli Zombie Homeless riusciranno ad ottenere quello che è loro per DIRITTO non c’è dato di saperlo e per il momento… massimo riserbo sulla trama.
Ma qualcosa in più può dircela quella che sembra essere la frase di lancio di questo secondo film e che riportiamo qui in anteprima assoluta:
“Ogni corda, a forza di tirarla, prima o poi si spezza”.
Questo genere cinematografico inizia a stancarmi e disgustarmi, spero che chi lo produce si renda conto che è ormai tempo di cambiare registro e che è ora si smetterla definitivamente!
Sul noto quotidiano di gossip scandalistico non verificato le recensioni su questo nuovo film si sprecano.
A leggere quello che scrivono mi sa che il tenore del film sarà molto diverso, almeno a leggere quello che scrive «Il Giornale» e quello che commentano i loro coltissimi lettori.
Sarà in ogni caso il capolavoro del cinema italiano del 2010.
Certo che se davvero la sinistra riesce a radunare gente solo dopo i terremoti, tocca cominciara a sperare in un big one…magari sotto Arcore?
pezzi di merda.
Ci avevo creduto…