Dimmi… in quale preciso momento?
– Cin Cin!
– Cin Cin!
Perchè non ti togli la cravatta? Hai l’aria di uno che sta soffocando.
– Ho trovato un dente nel mio appartamento, era in un buco.
– Un dente? In un buco?
– Già, un buco nel muro. Tappato con l’ovatta.
– E allora? Non è il caso di prendersela tanto per un dente non ti pare?
– Un po’ strano però, no?
– Mh. Non tanto. Quand’ero ragazzina io lo facevo sempre: tutte le volte che mi cadeva un dente… lo nascondevo! E mia madre diceva che sarebbe diventato una monetina!
– Monetina?
Stella, mi stavo chiedendo… un dente… un dente è parte di noi stessi vero? Come un pezzetto della nostra personalità?
– Non credo di capirti.
– Una volta ho letto da qualche parte che un uomo aveva perso un braccio in un incidente e volle farlo seppellire.
– Volle fare cosa?
– Farlo seppellire, in un cimitero.
– Doveva essere matto!
– Le autorità glielo impedirono, il braccio venne cremato e tutto qua.
– E dov’è successo? In francia?
– Mi domando se hanno rifiutato di dargli le ceneri. E se è così… con quale diritto?
– Non hai qualcosa di più allegro di cui parlarmi?
– Dimmi… in quale preciso momento un individuo smette di essere quello che crede di essere?
– Sai… io non amo le cose complicate.
– Mi tagli un braccio. Va bene io dico: me e il mio braccio.
Mi tagli anche l’altro braccio. Io dico me e le mie due braccia.
Togli il mio stomaco, i miei reni, ammettendo che sia possibile, io dico: me e il mio intestino. Intestino. Segui vero?
– a-ah.
– Ora, se mi tagli pure la testa, che cosa direi? Me e la mia… me e la mia testa o me e il mio corpo?
Che diritto ha la mia testa di chiamarsi me?
Che diritto?
Isabelle Adjani & Roman Polanski _ L’inquilino del terzo piano.
Casomai vi chiedeste qual è il mio film preferito e per quale motivo.
Quanto sei Emo!
le foto precedenti provano che sugli emo di oggi ci scatarro su.
E che lo spirito di polanski ti punisca dopo averti trasformato in disegnatore minorenne.
Blasfemo.
Faccio finta di non aver letto l’insulto del signor il_decu e faccio quello per cui avevo deciso di entrare a commentare: grazie per avermi dato un motivo per guardare un film che non ho mai visto e che – dato il regista – spero sia migliore del suo – dimenticabilissimo – ultimo…
Il deprecabilissimo il_decu sta già cercando la salvezza dai gironi infernali in cui è ormai perso.
Per quanto riguarda il film, scordati paragoni con l’ultimo Polanski: anni luce. E TUTTO il film è del livello di quel dialogo.
Tra l’altro, meravigliosa curiosità: rappresentando Polanski il personaggio dello straniero in terra straniera, dell’extracomunitario, per sottolineare questo aspetto di non appartenenza ed esclusione, si è doppiato da solo in molti degli stati in cui il film è uscito!
Senza offesa per gli Emo di nome! ;D
E poi guarda le foto di quel porcone di Polanski da giovane: se non è Emo lui…
Se te la prendi così tanto, vuol dire che ho colto nel segno. Dì la verità, che in taxi ascolti i Tokyo Hotel, ehhhhh!!!!
Già l’idea dell’auto-doppiaggio – in combo con quello splendido dialogo – merita la visione. Appena ordinato il film 🙂
il_decu che vagola nei gironi infernali è poco, se non lo si immagina vagolare con una truppa di emo che lo tormenta a dovere…
ti rispondo con questo rovinandoti il sonno: http://www.youtube.com/watch?v=5kjgxq-Oy0o
e prima o poi mi occuperò di lei e di tutta la scena scene queen e scene king.
Scateniamo l’inferno!
Ascoltare la signorina Kelly in sottofondo, mentre si tiene attiva un’altra finestra, ha un che di ipnotico e lisergico: ho visto il_decu pettinarsi il pizzetto a mò di ciuffo emo. Provare per credere.
Ehhhh, se se, te piacerebbe “occuparti di lei”, eh…
vecchio porcone!!!
;D
…
Povera gioventù..
bruciata…
per autocombustione.
Emo, che fai, sfotti?
…
…a te ti salva il fatto che sei riccio e il ciuffo davanti agli occhi non ti si fa!
…
…
…
mpfffhahhhahahahahhahahhahhahahhh.
;D
Il mio voleva essere un complimento alla chioma sbarazzina che ti ho visto esibire in una delle foto postate qua e tu – invece – mi umilii per la mia impietosa calvizie.
vado a cercare una lametta per infliggermi ferite attorno ai capezzoli.
Emo, tu lo sai che ti amo a dismisura.
Ti perculo come solo ad un fratello potrei.
E poi, detto fra noi, ma ‘sto complimento quale sarebbe?
Per solidarietà mi scapezzolo anch’io con le lamette, e olè!
che tu i capelli ce li hai e io – invece – son piccolo e nero. e ora pure senza un capezzolo. dopo il secondo, passo ai polsi.
Decu… qui l’unico capezzolo serio (con le spille da balia intorno) l’ha esibito solo il sottoscritto!
… state distogliendo l’attenzione dal capolavoro assoluto che è questo film … (però fate ridere di molto).
Emo, dài! Ho fatto ammenda.
(e poi “piccolo”… seeeeee!!!!)
Mauro, confermo.
Solange, sei capitata nel bel mezzo di un confronto molto maschio.
sto scrivendo con polsi aperti e mani insanguinate, insozzando tutta la tastiera e le mie ultime parole sono per te, il_decu: ti amo anche io.
L’orribile verità è che alla fine siamo tutti Emo.
Hic et nunc chiudo.
Mi associo. 🙂
Con tante scuse a Mauro che – per quanto riguarda i miei delirii – può tranquillamente cancellare senza pietà alcuna!
@Solina
c’hai ragione falli un po’ stare zitti! (io interpreto il ruolo dell’infame che s’allea con la maestra appena arrivata!)
@Emo
assistere al tuo suicidio telematico per amore del Decu su queste pagine. Non ti ringrazierò mai abbastanza. Anzi, sarò quello che sulla corona di fiori scriverà: “Ad EMO ch’EMOrto EMO”. Con inadeguata stima.
Si parla di denti, sangue, rossetti, claustofobia e merde sul pianerottolo. Sono con te è il miglior Polanski di sempre.
SPOILER: ricordi sfumati di un dustin hoffman vestito da donna che si suicida a vuoto. è quello?
@MC
per non parlare delle finestre e delle persone che ci fissano dai bagni di rimpetto!
Benvenuto su queste pagine Massimo!
@Lorenzo
SPOILER: sostituisci hoffman con polanski e si, il film è quello.
Benvenuto? Dal principio che ti seguo, ci mancherebbe…
Solina, ignominiosamente non ho mai visto questo film (shame on me) e ovviamente la visione di questa sola scena ha scatenato in me l’impellente necessità di godermelo tutto.. sembra la sintesi di intere vite e storie già vissute, già troppo familiari.. propongo seratina da te, e bottiglia di vino annessa.. bianco direi, per restare in tema 🙂 (o è vodka?)
Grazie al buon Mauro per queste delizie, ancora rido per “Despicable me” ^__^
@ Massimo
Onorato! Bissiamo a Napoli quest’anno?
@Grace
Se poi ti ubriachi chi mi riaccompagna a casa? Sei il guidatore designato! 🙂
ha ha! è vero! che dici, mi compro la divisa?
Non credo Mauro, non esco più da casa da mesi ormai, sono poco più di una larva, non starei in piedi.
Che brutta immagine lo so.
Visti i chili che ho messo su io è probabile che sia il tuo Dorian Gray. Uccidendomi tornerai a star bene. E puoi uccidermi a Napoli, scontro all’ok Sant’elmo! 😉
Il tuo film preferito? In assoluto? Scelta sorprendente. Non ho visto tanto Polanski, ma Chinatown e soprattutto Rosemary’s Baby mi sembrano superiori all’Inquilino. Tra l’altro in Rosemary c’è lo stesso senso di paranoia di chi si sente da solo contro tutti, in primo luogo nella percezione del mondo.
PS: visto che sei un Polanskiano, l’hai vista la mostra di foto che fecero a Cinecittà 2 qualche tempo fa?
Già, in assoluto. E te lo dice quello che cambia il suo X preferito ogni 20 minuti… tranne L’inquilino del terzo piano.
Lo ritengo infinitamente superiore a Chinatown e Rosemary’s baby ma per motivi probabilmente personali. Il diavolo non mi fa paura, il vicino di casa si. L’inspiegabile reazione. L’essere fissato. Guardarmi da fuori. L’annullamento dell’identità. Tutte tematiche che mi rapiscono e nel migliore dei casi si limitano a gelarmi il sangue (ad oggi una cosa che mi attrae e terrorizza allo stesso tempo è affacciarmi in quei condomini che danno su centinaia di altre finestre con tutte quelle vite che considerano TE l’altro). Poi la regia, la messa in scena, le interpretazioni di quella coppia strepitosa, i dialoghi… niente da dire. lo amo.